Xi Jinping in Italia: programma incontri, moglie e patrimonio. Chi è
La visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping e la firma del memorandum per la nuova Via della Seta. Il programma degli incontri.
“Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano“. Con queste parole, prese in prestito da Alberto Moravia, Xi Jinping aveva presentato, in un lungo articolo apparso sul Corriere della Sera il 20 marzo scorso, il suo viaggio in Italia. Una chiara dichiarazioni di intenti con la quale il presidente cinese ha voluto sottolineare non solo il legame tra i due paesi ma, soprattutto, l’auspicio di una proficua collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. Obiettivi che passano, inevitabilmente, lungo il progetto della Belt and Road, la nuova Via della Seta che unirà Cina ed Europa.
Infatti, è proprio intorno alla firma del memorandum d’intesa sull’opera che ruota la tre giorni italiana del numero uno della Repubblica popolare cinese. Ma non solo. Insieme alla sua delegazione, Xi Jinping ha in agenda un calendario fitto di incontri tra Roma e Palermo prima di continuare il suo viaggio in Francia.
Xi Jinping in Italia: programma
Atterrato alle 18.30 di giovedì 21 marzo a Fiumicino, il presidente cinese, accompagnato dalla moglie Peng Liyuan, cantante lirica 56enne, è stato accolto dal ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio e dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Insieme con Xi Jinping e la first lady, nella Capitale è arrivata una folta delegazione di funzionari, ministri giornalisti e imprenditori.
Al primo posto nella lunga serie di incontri e colloqui del presidente cinese, la visita al Quirinale. In un faccia a faccia di 20 minuti, Xi Jinping e il Capo dello Stato Sergio Mattarella hanno confermato lo spirito di cooperazione tra i due Paesi. L’incontro è poi proseguito all’Altare della Patria dove il presidente Xi ha deposto una corona con il suo nome in onore del Milite ignoto.
Mentre il presidente cinese era impegnato, insieme alla sua delegazione, nei colloqui istituzionali, la first lady ha potuto visitare il palazzo del Quirinale in compagnia della figlia del Capo dello Stato, Laura Mattarella.
Nel pomeriggio, la visita è proseguita con gli incontri al Senato e alla Camera e i colloqui con i rispettivi presidenti. Infine, in serata, nel Salone delle Feste del Quirinale si terrà la cena di Stato con 170 invitati e il concerto di Andrea Bocelli.
Ma sarà sabato 23 il giorno cruciale del viaggio di Stato cinese. Intorno alle 10.30, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, accoglierà il presidente Xi Jinping a Villa Madama per la firma del memorandum d’intesa sulla nuova Via della Seta. Intorno alle 15 il presidente e la sua delegazione voleranno alla volta di Palermo. Un omaggio alla città natale del Presidente Mattarella e un’importante opportunità commerciale per il capoluogo siciliano. Qui Xi incontrerà il presidente della Regione, Nello Musumeci e il sindaco della città, Leoluca Orlando.
Xi Jinping in Italia: chi è l’uomo del sogno cinese
Nato a Pechino nel 1953, il padre è uno dei fedelissimi di Mao Zedong. Capo della propaganda e poi vicepremier, Xi Zhongxun sarà poi perseguitato negli anni della Rivoluzione culturale. Gli effetti di questo clima si riflettono anche sul giovane Xi che viene spedito a lavorare nelle campagne della provincia interna cinese. Qui vive sei anni in una grotta, oggi diventata meta di pellegrinaggio. Ma il futuro presidente non perde di vista l’obiettivo.
Negli anni ’70 entra nel Partito Comunista e frequenta la facoltà di ingegneria all’Università di Pechino. Da qui, mette a segno una serie di incarichi, via via più prestigiosi che lo portano a scalare la gerarchia del partito. Fino a quando viene ammesso, nel 2007, nell’organigramma centrale del partito. In soli sei anni, diventa vicepresidente, segretario generale del Partito Comunista cinese e Presidente della Repubblica. Dalla sua elezione, nel 2013, Xi Jinping non ha mai nascosto la volontà di dare nuovo slancio alla Repubblica popolare.
Tra le sue battaglie un posto di rilievo spetta quella dedicata alla lotta alla corruzione negli apparati statali. Per il presidente, infatti, sarebbe stata proprio l’azione di funzionari corrotti a impedire un pieno sviluppo delle potenzialità del Paese. In questo senso, va interpretata la riforma che ha portato nel 2015 un aumento dei salari per i funzionari pubblici, tenuti però alla massima trasparenza dei conti. Una riforma che ha riguardato lo stesso stipendio del presidente passato da poco più di 1000 euro mensili, a quasi 1600.
Ma l’ambizione di Xi va ben oltre. Il suo progetto guarda fuori dai confini nazionali cinesi attraverso un sapiente recupero degli ideali nazionalisti. Una Cina grande potenza mondiale, sospesa tra modernità e tradizione.
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