A pochi giorni dal voto, la Commissione Antimafia del Parlamento pubblica l’esito delle verifiche sulle liste elettorali per le elezioni in Basilicata.
Nella seduta di giovedì 21 marzo, il presidente in quota Cinque stelle, Nicola Morra, ha annunciato l’elenco degli impresentabili. Si tratta complessivamente, di cinque candidati.
Di questi, tre non risultano in linea con la disciplina del codice di autoregolamentazione, perché rinviati a giudizio e con dibattimento in corso. Gli altri due, invece, sono stati condannati in primo grado per uno dei reati previsti dalla legge Severino. In caso di elezione, dunque, scatterebbe automaticamente la sospensione della carica dall’Assemblea regionale.
Come chiarito nella relazione, la Commissione non ha preso in considerazione né carichi pendenti, né sentenze per reati diversi da quelli previsti dal codice di autoregolamentazione o dalla legge Severino.
Elezioni Basilicata 2019, l’elenco degli esclusi
Ad essere di fatto fuori dalla corsa per le elezioni in Basilicata di domenica prossima sono cinque aspiranti consiglieri, di diversi schieramenti politici.
Il primo è Sergio Claudio Cantiani della lista Comunità Democratiche – Partito Democratico, imputato di concussione. Il dibattimento, che dovrà provare o meno la fondatezza dell’accusa, è in corso davanti al Tribunale di Potenza. Rinviati a processo per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, restano fuori anche Vincenzo Clemente, di Bardi Presidente Basilicata Positiva, e Massimo Maria Molinari, della Lista del Presidente Trerotola – Centro Democratico Progetto Popolare.
Per effetto della legge Severino, invece, risultano ineleggibili
Paolo Galante, del Partito Socialista Italiano, e Rocco Sarli di Fratelli d’Italia. Il tribunale di Potenza ha condannato entrambi a 3 anni e sei mesi di reclusione per peculato continuato, commesso in concorso tra i due. Sia Sarti che Galante hanno fatto ricorso in appello e prossima udienza si terrà il 16 maggio 2019.
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