Il giorno dopo l’incendio scoppiato nell’impianto di smaltimento rifiuti di Rocca Cencia, l’Ama assicura che il Tmb (trattamento meccanico-biologico) potrà presto rientrare in funzione. “La struttura non è stata compromessa dalle fiamme – ha fatto sapere l’azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti della Capitale -. Quindi potrà rientrare in funzione appena le autorità competenti daranno il loro via libera“.
La magistratura, che indaga per incendio colposo, ha sequestrato solo una parte dell’impianto e i vigili del fuoco sono a lavoro per verificare che esistano i presupposti tecnici per rimettere in funzione il sito, in piena sicurezza.
Incendio Rocca Cencia a Roma: bruciate 200 tonnellate di rifiuti
A far scattare l’allarme, nel tardo pomeriggio di domenica 24 marzo, è stata la vigilanza interna del sito. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e personale dell’Ama. Le fiamme sono apparse da subito circoscritte ad una piccola porzione della struttura, circa 200 tonnellate di rifiuti depositati lì di recente. Proprio questo elemento avrebbe agevolato il lavoro delle squadre dei pompieri che sono riusciti a sedare le fiamme in breve tempo.
Incendio Rocca Cencia a Roma: indagini in corso
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di incendio colposo. Il pubblico ministero, Carlo villani, nella notte ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’impianto.
Appena qualche mese, l’11 dicembre scorso, un vasto incendio aveva interessato l’altro Tmb di proprietà dell’Ama, quello di via Salaria. Da allora il sito è inagibile.
A gettare un’ombra su una possibile matrice dolosa del rogo è stato lo stesso sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Se questo è un attacco e non un incidente chi lo ha fatto deve sapere che non ci fermiamo”. E ha aggiunto: “Io so che i rifiuti rendono tanto. Allora quando si parla di riduzione di rifiuti, di riciclo spinto, un determinato sistema che ha prosperato per oltre 60 anni a Roma e in Italia quel sistema non ci sta“.
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