Igor il Russo, ultime notizie: condannato all’ergastolo per l’omicidio
Dopo aver dato notizia in questo nostro articolo di Cesare Battisti che ha ammesso la sua colpevolezza, restando in tema di giustizia, parliamo di Igor il Russo. Il serbo che dopo aver seminato il panico è stato catturato a dicembre del 2017 in Spagna (a Saragozza) dopo una latitanza lunga otto mesi.
Igor il Russo, condannato all’ergastolo dal Tribunale di Bologna
È stato condannato all’ergastolo Norbert Feher, chiamato Igor il Russo. A stabilirlo è stato il gup Alberto Ziroldi che ha deciso il massimo della pena per il killer serbo. Il processo si è tenuto a Bologna col rito abbreviato. Di cosa era accusato? Gli omicidi di Davide Fabbri, di Valerio Verri e altri reati.
Igor il Russo, collegato in videoconferenza col Tribunale di Bologna
Il serbo di 38 anni è attualmente detenuto in Spagna. Infatti ha seguito il tutto in videoconferenza con il Tribunale di Bologna. Oltre all’ergastolo Norbert Feher ha avuto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena.
Nel processo in Italia disposti anche una serie di risarcimenti per una cifra complessiva pari ad 1,7 milione di euro.
Igor il Russo, sentenza ergastolo da notificare in Spagna
La sentenza va notificata in Spagna. A seguito del nuovo mandato di arresto europeo bisognerà chiedere alla Spagna se intende o meno consegnare Igor il Russo alle autorità italiane. Ma è possibile che ciò non avvenga. Perché anche in Spagna sono in corso a suo carico più processi in cui è accusato di tre omicidi e due tentati omicidi.
Igor il Russo, commenti dei familiari e dei legali
Commenti a caldo. Il legale della famiglia Verri, l’avvocato Fabio Anselmo, ha dichiarato: “Questo è un ergastolo inflitto in televisione e noi Igor il russo lo vedremo solo da lontano”.
Maria Sirica, moglie della vittima Davide Fabbri, in aula ai cronisti ha detto: “Qui siamo in Italia e tutto è permesso. Chi ha ammazzato mio marito non è stato Igor ma lo Stato perché questa persona non doveva essere qui in Italia”. Le parole della moglie della vittima si riferiscono alla mancata espulsione dell’omicida dal territorio italiano prima della morte di suo marito.
Circostanza su cui si è aggiunta la dichiarazione del legale Giorgio Bacchelli che ipotizza dunque la possibilità di una causa con richiesta di risarcimento danni contro lo Stato. “Questa è una grande verità. Adesso vedremo come far valere queste ragioni”.
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