Tutte le mie notti: trama, cast e anticipazioni del film al cinema
Tutte le mie notti di Lucibello racconta come l’architettura dell’inaspettata amicizia fra due protagoniste possa salvarle dagli incubi.
Tutte le mie notti: trama, cast e anticipazioni del film al cinema. Il film arriva al cinema il 28 marzo 2019, distribuito da 102 Distribution. È un thriller psicologico della durata di 81 minuti. Si tratta del primo lungometraggio di Manfredi Lucibello, prodotto dai Manetti Bros. e interpretato da Barbora Bobulova, Benedetta Porcaroli, Alessio Boni, Carolina Rey.
Tutte le mie notti si apre con un viso sporcato dal trucco disordinato e stropicciato da una vena d’angoscia. Sara (Benedetta Porcaroli), una giovane adolescente, cammina sul lungo mare di Forte dei Marmi e si sente braccata, nonostante sappia che d’autunno quella zona non è frequentata. Eppure ha paura e si muove come stesse scappando. Cerca di correre quanto più lontano possibile da un terribile presentimento.
L’elettricità di questi pensieri e movimenti è destinata a essere placata dalla quarantenne Veronica (Barbora Bobulova), una sconosciuta che fatalità passava di lì in macchina. Sara non perde l’occasione e chiede di essere soccorsa. Insieme si recheranno in una bella villa che si trasfigurerà nello scenario principe in cui batte il cuore della storia.
Tutte le mie notti: Manfredi Lucibello sulla trama e la sua evoluzione
Lucibello spiega che lo scopo di Tutte le mie notti, come di altri film fra cui Storia di nessuno, era quello di discriminare e denunciare alcuni aspetti del nostro paese, senza tuttavia troppo mitigarli nella fiction. Per questo motivo il perno della storia doveva essere Federico Vincenti, “uno dei tanti imprenditori messi in ginocchio dalla crisi”. La crisi ha inflitto colpi così pesanti che Vincenti non solo si è piegato sotto di essi, ma si è rotto, diventando “capace di gettarsi, come uno sciacallo, su un cadavere, trasformando una sciagura in un’opportunità: salvare la sua azienda e quindi il suo status sociale”. L’essenza oscura di quest’uomo malvagio è anche quella dell’uomo disperato: spesso, sono due facce della stessa medaglia.
È qui che entra in gioco Veronica: Sara, che in quella notte stava scappando da una festa in cui credeva d’aver assistito ad un omicidio, non sa che la donna è un’avvocato. E che il suo compito è quello di convincerla di aver male interpretato le sue percezioni, per difendere il suo cliente: l’uomo che sarebbe stato accusato.
Però le cose non sono andate esattamente come era stato previsto. Nasce un’insperata amicizia fra le due che si scoprono unite da paure e angosce simili, gravi radici di un presente che evidentemente le soffoca. Sono esseri umani, sono fragili – cercano l’accettazione di se stesse nel dialogo e nel confronto.
Continua Lucibello: “Vincenti doveva essere al centro del mio racconto, ma mentre scrivevo, le vite di Sara e Veronica sono entrate prepotentemente nella storia. Le donne si spogliavano lentamente dalle maschere che gli avevo affidato” per assumerne altre: quelle di figure coinvolte in un legame inaspettato che, solo, permetterà loro di uscire da questo incubo. E anche dalle loro notti.
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Qualcosa che non sai sul regista fiorentino, Manfredi Lucibello
Il fiorentino Manfredi Lucibello è un giovane artista molto promettente. Con il suo cortometraggio Storia di nessuno (2010) ha partecipato a più di 20 festival in tutto il mondo. È stato l’unico italiano presente al Los Angeles Film Festival ed all’European Independent Film Festival di Parigi. È stato scelto per rappresentare l’Italia alla Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo del 2011. Ha vinto premio per il miglior cortometraggio al festival internazionale del Noir di Lione, il Prix Curts du Polar 2011. Sempre nel 2011 vince anche la ventesima edizione del Premio Iceberg, indetto dal Comune di Bologna per valorizzare i talenti creativi. Nel 2013 vince il premio Young Italian Filmmaker Prize, e nel 2014 il Premio Italia Doc al Bellaria Film Festival.
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