Contratti 2019 e lavoro: tutte le novità in vigore a fine marzo

Pubblicato il 28 Marzo 2019 alle 10:45 Autore: Claudio Garau

Contratti 2019: quali sono le ultime novità più rilevanti, previste dal Governo in materia di lavoro e dei correlati diritti del lavoratore ?

Contratti 2019 e lavoro, tutte le novità in vigore a fine marzo
Contratti 2019 e lavoro: tutte le novità in vigore a fine marzo

È ben noto come la materia dei contratti di lavoro sia in continuo fermento ed evoluzione. Oggigiorno infatti ai contratti tradizionali a tempo indeterminato, si sono aggiunti contratti definiti “flessibili” perché più adattabili alla situazione concreta. Parliamo, ad esempio, di lavoro a chiamata, contratto di lavoro stagionale, somministrazione di lavoro ecc. Di seguito cerchiamo di fare il punto sulle ultime novità in merito.

Contratti 2019: le novità per disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza

Secondo le indicazioni fornite dall’attuale Governo, saranno ingenti gli incentivi per chi assumerà un titolare di reddito di cittadinanza. Ciò in quanto, alle aziende che assumeranno uno di questi disoccupati, spetterà fino a 18 mesi di reddito di cittadinanza. Detto in altre parole, un’assunzione di questo tipo comporterebbe per l’impresa un risparmio anche fino a 14040 Euro. Sarà poi anche possibile l’utilizzo di sgravi contributivi (per esempio quello pari al 50% per i nuovi assunti sotto i 35 anni). Inoltre, sarà previsto il cosiddetto bonus formazione: con esso intendiamo un percorso, per l’azienda gratuito, mirato a riqualificare il nuovo assunto.

Sono previste garanzie anche verso i cosiddetti Neet, ovvero gli under 30 che non studiano e non lavorano. Ciò attraverso la proroga del bonus occupazione giovani Neet. Con esso intendiamo un incentivo destinato ad esonerare il datore di lavoro, dal pagamento dei contributi previdenziali (sono esclusi premi e contributi Inail) per 12 mesi.

Menzioniamo anche gli obblighi introdotti per i percettori di reddito di cittadinanza. Vale a dire ricerca attiva di lavoro, partecipazione a lavori di pubblica utilità di durata pari ad 8 ore settimanale e obbligo di frequentare corsi di formazione e riqualificazione professionale.

Contratti 2019: altre misure di sostegno a favore dei giovani

Lo Stato ha inteso introdurre ulteriori misure a favore dell’occupazione dei giovani. Come ad esempio, la proroga del bonus occupazione Mezzogiorno, consistente in sgravi contributivi per le assunzioni a tempo pieno ed indeterminato per il 2019 e 2020 di persone al di sotto dei 35 anni di età; o disoccupati da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni del Sud Italia. Si tratta di una somma che può anche toccare gli 8060 Euro annui per ciascun nuovo lavoratore inserito in azienda.

È previsto un bonus anche per coloro che hanno frequentato con grande profitto l’Università. Si tratta del cosiddetto “bonus assunzione giovani eccellenze”; consistente nell’esonero contributivo fino a 12 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati con il massimo dei voti. Il livello massimo degli sgravi contributivi in oggetto, può raggiungere la cifra massima di 8.000 euro annui.

CIGS e Mini IRES: le novità introdotte recentemente

La nuova legge prevede un trattamento fiscale di favore, nel caso in cui il datore di lavoro reinvesta gli utili in azienda, al fine di aumentare gli investimenti e l’occupazione. Ciò attraverso l’aliquota agevolata al 15%, la cosiddetta Mini Ires. L’agevolazione in oggetto vale per molte imprese, comprese quelle tassate con IRPEF. Altra novità non di poco conto è la reintroduzione, in questo ultimo periodo, della CIGS (Cassa Integrazione Straordinaria) per le aziende che cessano l’attività produttiva. La durata massima è di un anno, e vale per un biennio, ossia per gli anni 2019 e 2020. Mentre è stata prorogata anche per quest’anno la CIGS per le situazioni di crisi o riorganizzazione aziendale; nei confronti di tutte le imprese di rilevanza economica e strategica (che abbiano un alto numero di lavoratori in esubero).

Contratti 2019: quali novità in tema di domanda di assegno al nucleo familiare

Da inizio aprile 2019, le domande di assegno al nucleo familiare, e le correlate domande di variazione, dovranno essere indirizzate non più al datore di lavoro con il modello cartaceo “Anf/Dip” (SR16), ma direttamente all’INPS, esclusivamente in modalità telematica e quindi via pc, oppure attraverso l’assistenza di un patronato. Gli assegni, però, continuano a essere versati dal datore di lavoro, il quale ha l’obbligo di anticipare il denaro al lavoratore con la retribuzione mensile, per poi, in un secondo tempo, fare il conguaglio con l’Inps in occasione delle denunce mensili.

Contratti 2019: le novità in tema di somministrazione di lavoro

Il decreto Dignità introduce anche modifiche al contratto di somministrazione. A questa categoria di contratti, proprio come previsto per l’ordinario contratto a tempo determinato, si applica adesso il nuovo termine complessivo di 2 anni. Le causali devono essere indicate tassativamente nei contratti di somministrazione di durata superiore ad un anno, ed anche nei rinnovi e proroghe, se determinano il superamento dell’anno di durata del rapporto. Le causali previste dal legislatore, sia per la somministrazione sia anche per l’ordinario contratto a tempo determinato, sono obbligatoriamente connesse ad esigenze temporanee ed oggettive, oppure ad esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria.

Infine, data la rilevanza di tali aspetti nei rapporti di lavoro, almeno una menzione va fatta per ciò che riguarda il ritorno dei voucher, l’aumento per l’indennità di licenziamento illegittimo, l’obbligo di assunzione immediata di disabili in aziende che hanno almeno 15 dipendenti e il divieto di pagare lo stipendio in contanti.

Se ti interessa saperne di più, nello specifico del contratto a tempo determinato ed indeterminato, clicca qui.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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