Visita fiscale Inps: certificato medico generico, controlli patologia al via
Novità sul tema della visita fiscale Inps: chi ha ricevuto un certificato medico generico potrebbe subire ulteriori controlli. Cosa succede in Sardegna?
Certificato medico generico
Il lavoratore che si assenta per malattia si reca dal medico di base che è tenuto a redigere il certificato medico e a inoltrarlo all’Inps. Da quel momento il lavoratore è soggetto alla visita fiscale Inps. Ma il certificato medico potrebbe non andare bene. Soprattutto se scritto in maniera generica, perché non in grado di fornire una indicazione precisa della diagnosi. E allora potrebbero scattare i controlli, anche sui medici che hanno scritto quei certificati generici ben 4 anni prima. È quanto sta accadendo in Sardegna, a Cagliari.
Visita fiscale Inps: certificato medico generico sotto accusa
Adesso l’Inps sta inviando delle comunicazioni ai cittadini “incriminati”. I quali sono costretti a rivolgersi ai loro medici per avere lumi su un certificato di qualche anno fa. Sempre che i medici siano ancora in servizio, non si siano trasferiti, non siano andati in pensione o siano ancora vivi. A denunciare l’accaduto il presidente provinciale del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani, Edoardo De Pau.
Quest’ultimo ha definito la cosa un vero e proprio delirio. Intervistato dall’Ansa, ha domandato: “Perché l’ufficio amministrativo e legale dell’Istituto sollecita, entro sette giorni, una dichiarazione del medico che ha rilasciato il certificato. Una risposta nella quale il collega deve indicare se all’epoca del periodo di malattia sussisteva o meno una situazione morbosa acuta in atto”. In caso contrario il lavoratore potrebbe non vedersi pagata l’assenza per quei giorni di malattia. Anche se questo fosse uno (e fino a un massimo di tre). E quindi pagato dall’azienda.
Visita fiscale Inps: controlli sui certificati medici non precisi
Ma cosa s’intende per certificato medico generico? Diagnosi non propriamente comuni, redatte magari in sintesi o con terminologie non dissimili, ma evidentemente imprecise. “Perché dal 2015 a oggi non sono stati fatti i controlli?” chiede De Pau. Effettivamente la contestazione doveva risultare immediata per ovvi motivi. Ma oggi “il medico di famiglia potrebbe essere andato anche in pensione o addirittura morto”. E in questo caso a chi deve rivolgersi il lavoratore? E nell’eventualità i certificati medici siano stati rilasciati dagli ospedali? Come è possibile rintracciare i medici? “Stiamo pensando di chiedere, come sindacato, un incontro con l’Inps per sollecitare chiarimenti su questa vicenda che, a quanto mi risulta, è unica in Italia”, ha concluso De Pau.
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