Mutuo 2019: rinegoziazione tasso fisso, variabile o surroga. I consigli
Informazioni utili sul mutuo 2019: come gestire una eventuale rinegoziazione e come funziona la surroga? Ecco un po’ di cose da sapere.
Chi apre un mutuo nel 2019 o lo ha aperto diversi anni fa e ancora oggi paga mensilmente la sua rata, può decidere, nell’eventualità di tassi di interesse più bassi rispetto al periodo di apertura, di rinegoziare o surrogare il mutuo stesso. Si tratta di due soluzioni di contrattazione che potrebbero risultare convenienti per il mutuatario.
Mutuo 2019: quando e perché rinegoziarlo
Prendiamo, ad esempio, il caso di un soggetto che abbia acceso un mutuo quando i tassi di interesse erano alti. E che con il passare del tempo questi siano scesi. Oppure, secondo esempio, un soggetto che, a fronte di difficoltà economiche temporanee, voglia rinegoziare le condizioni del mutuo. Magari allungando le tempistiche e abbassando la rata. O, al contrario, il soggetto sia venuto a disporre di una discreta somma di denaro (un’eredità, ad esempio), che gli consenta di accorciare le tempistiche e alzare l’importo delle rate, al fine di pagare meno interessi e arrivare in anticipo all’estinzione del mutuo rispetto ai tempi originariamente concordati. In questo caso ricontrattare le condizioni del mutuo può essere una soluzione preferibile.
Mutuo 2019: rinegoziazione, cos’è e come funziona
La rinegoziazione del mutuo, com’è facile intuire dal termine, è una ricontrattazione dei termini del finanziamento. Avviene nella stessa banca mutuante, e si traduce in una revisione sui dettagli nel contratto. La rinegoziazione del mutuo non ha un costo, trattandosi semplicemente di un accordo tra l’istituto di credito e il mutuatario. Questo può riguardare alcuni elementi del contratto, come ad esempio la durata del finanziamento o la modifica dell’importo della rata mensile, che potrebbe essere più alta o più bassa come abbiamo visto in precedenza. La rinegoziazione può avvenire anche sulla tipologia di mutuo, ad esempio da tasso fisso a tasso variabile e viceversa. Questa scelta dipende prevalentemente dalla convenienza temporale del tasso di interesse e può dunque essere a vantaggio del mutuatario.
Rinegoziazione mutuo 2019: la procedura
Come procedere con la rinegoziazione del mutuo? Sarà sufficiente inviare la domanda tramite lettera raccomandata A/R all’istituto di credito nel quale si è aperto il mutuo. La domanda potrà essere inoltrata in qualsiasi momento, ma alcune banche stabiliscono comunque un lasso di tempo necessario prima che il soggetto possa presentare la richiesta. Con una raccomandata A/R l’istituto sarà tenuto a rispondere, ovviamente anche in modo negativo. Va comunque detto che in quest’ultimo caso il mutuatario potrebbe optare per un’altra soluzione: ovvero la surroga del mutuo.
Mutuo 2019: surroga, cos’è e come funziona
La surroga del mutuo è una pratica che consente il trasferimento del mutuo aperto in una banca presso un altro istituto di credito, che offre soluzioni più convenienti per il mutuatario. Si tratta, in pratica, della portabilità del mutuo. Come avviene per le offerte telefoniche, si può decidere di trasferire il mutuo da una banca all’altra approfittando di soluzioni vantaggiose. Per attuare la surroga bisognerà presentare apposita richiesta presso la nuova banca. Nell’eventualità di una risposta affermativa sarà poi la nuova banca a occuparsi di tutto, estinguendo il mutuo al vecchio istituto e prendendo a carico il trasferimento. La vecchia banca avrà invece 30 giorni di tempo per concedere la disponibilità alla surroga.
Anche nel caso di surroga del mutuo non c’è nessun costo né eventuale penale da pagare. L’unica condizione è che il mutuatario resti lo stesso, ovvero che il mutuo non passi a un altro soggetto.
La surroga è consigliabile sia nel caso in cui non sia possibile la rinegoziazione con il primo istituto di riferimento, sia a fronte di soluzioni davvero vantaggiose, soprattutto se a lungo termine.
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