Con un comunicato diffuso lo scorso 26 marzo 2019, l’Ivass ha aggiornato i dati relativi alle polizze dormienti risvegliate. Il report segue l’ultima indagine datata 3 settembre 2018 e si prepone di aggiornare la condizione delle 900 mila polizze oggetto di indagine al 31 maggio 2018. Come spiega l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, “si trattava per lo più di polizze per le quali le compagnie avevano indicato codici fiscali degli assicurati errati, che non avevano consentito all’IVASS di incrociare i dati con quelli relativi ai decessi presenti nell’Anagrafe Tributaria, oppure di polizze per le quali le imprese avevano ancora in corso verifiche tecniche”.
Polizze dormienti: i numeri comunicati dall’Ivass
Stando ai dati aggiornati al 31 gennaio 2019, i controlli hanno permesso di risvegliare 21.370 polizze per un totale di 335 milioni di euro che sono stati già versati o sono ancora in corso di pagamento ai beneficiari. Questa cifra è da sommare alle 187.493 polizze risvegliate nei mesi scorsi, per un ammontare complessivo di 3,5 miliardi di euro. Infine, per circa 873 mila polizze sulle 900 mila indagate, le compagnie di assicurazione hanno accertato l’esistenza in vita dell’assicurato alla scadenza del contratto o la risoluzione dello stesso.
Per quanto riguarda le polizze liquidate o in corso di liquidazione relative a forme di risparmio giunte a scadenza, queste ammontano a 10.972, per un importo totale di 110 milioni di euro. Queste polizze sono quelle che i contraenti non hanno riscosso al termine e che le imprese hanno lasciato dormienti. Di contro 10.398 polizze sono relative ad assicurati deceduti, per un ammontare complessivo di 225 milioni di euro. Sul decesso degli assicurati le compagnie assicurative non erano al corrente, e non sono stati segnalati reclami dai legittimi beneficiari. Di queste il 41% (117 milioni di euro) sono polizze a Vita Intera, spiega l’Ivass, ovvero la cui risoluzione avviene tramite il riscatto o il decesso dell’assicurato.
Polizze dormienti risvegliate al 31/1/2019: la tabella
Di seguito riportiamo la tabella stilata dall’Ivass che esemplifica chiaramente il numero delle polizze dormienti complessivamente risvegliate e delle somme da liquidare, con dati aggiornati al 31 gennaio 2019.
Tipo di polizza | Numero di polizze | Somme liquidate/da liquidare (€ milioni) | Incidenza su polizze da accertare al 31 maggio 2018 | Numero di polizze da indagare al 31 gennaio 2019 |
---|---|---|---|---|
Temporanee caso morte | 5.737 | 102 | 1,0% | 3.594 |
Forme miste, capitali differiti, rendite differite e capitalizzazioni | 11.364 | 116 | 57,5% | 3.911 |
Di cui per prestazioni in caso di decesso | 392 | 6 | ||
Di cui per prestazioni per scadenza | 10.972 | 218 | 58,5% | 7.505 |
Vita Intera e assimilati (senza scadenza predefinita) con decesso dell’assicurato entro il 31 dicembre 2017 | 4.269 | 117 | 1,4% | 5.666 |
TOTALE | 21.370 | 335 | 59,9% | 13.171 |
Polizze versate al Fondo Rapporti Dormienti: i numeri
L’Ivass ha precisato che sono state individuate anche 436 polizze (7 milioni di euro) per le quali l’assicurato è deceduto tra il 28 ottobre 2007 e il 19 ottobre 2010. Essendo intervenuti i termini di prescrizione, le compagnie sono tenute a versarle al Fondo Rapporti Dormienti. Ciò a seguito di opportuni accertamenti relativi agli importi da liquidare e alle postille contrattuali.
Polizze dormienti: Ivass, cosa farà adesso?
L’Istituto ha concluso il comunicato affermando che dall’inizio dell’indagine sulle polizze dormienti nel 2017, sono state risvegliate 208.863 polizze in tutto (3,9 miliardi di euro in totale). Attualmente è in corso una seconda azione di verifica sulle polizze vita potenzialmente dormenti, divisa tra scadenze vecchie e più recenti.
Il prossimo step sarà un aggiornamento da parte delle imprese assicurative all’Ivass relativo per queste polizze, previsto per fine maggio. Poi si verificheranno le polizze assicurative stipulate dalle compagnie assicurative estere.
Da segnalare una importante novità: entro il 31 dicembre di ogni anno, infatti, le compagnie assicurative operanti in Italia saranno tenute a monitorare l’esistenza in vita dei propri assicurati e in caso ad attuare le procedure di liquidazione o di ricerca del legittimo beneficiario, con comunicazione a riguardo all’Ivass entro il 31 marzo dell’anno seguente.
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