Quando si vota in Ucraina
Domenica 31 marzo 2019, l’Ucraina è chiamata al voto per eleggere il suo prossimo presidente. L’importante appuntamento precede le elezioni per il Parlamento – la Rada – che invece si terranno a ottobre.
Elezioni Ucraina 2019: la candidatura di Zelensky
Sono circa 35 milioni gli elettori ucraini che hanno diritto a recarsi i seggi. Potranno scegliere tra ben 44 candidati. Secondo i sondaggi, però, a contendersi la vittoria saranno solo in tre alla fine: l’attuale Presidente Petro Poroshenko, Yulia Timoshenko e Volodymyr Zelensky.
Proprio la candidatura di quest’ultimo ha particolarmente attirato le attenzioni dei media internazionali; Zelensky è un comico di 41 anni noto per aver interpretato il protagonista di “Servo del Popolo”. Si tratta di una serie tv del 2015, in essa si racconta la storia di un professore che combatte la propria personale battaglia contro la corruzione attraverso i social per poi essere eletto presidente.
Il programma ha avuto talmente successo che Zelensky nel 2018 ha deciso di fondare un partito dal nome “Servo del Popolo” e candidarsi davvero alle presidenziali con un programma, in sostanza, anti-casta. Secondo i sondaggi, il passo che dalla finzione porta alla realtà potrebbe essere breve in questo caso; infatti, Zelensky sarebbe in largo vantaggio (25%) rispetto ai suoi diretti avversari, cioè la Timoshenko (18%) e Poroshenko (17%), trascinato dalle preferenze dei più giovani e delle zone russofone.
D’altra parte, bisogna segnalare che se nessuno dei candidati supererà il 50% dei voti, si andrà al ballottaggio giorno 21 aprile.
Elezioni Ucraina 2019: gli altri due “pesi massimi”
Dunque, il risultato del voto è tutt’altro che scritto. D’altronde, a sfidare Zelensky ci sono due “pesi massimi” della politica ucraina Yulia Timoshenko e Petro Poroshenko.
La Timoshenko, in corsa per la seconda volta dopo la sconfitta del 2014, è stata primo ministro nel 2005 e nel 2007; è conosciuta anche per aver guidato la cosiddetta “rivoluzione arancione” tra il 2004 e il 2005 oltre che per la carcerazione di due anni subita durante il mandato del Presidente Yanukovich basata su un’accusa di corruzione.
Poi c’è Poroshenko, eletto nel 2014 con il 55%, ad oggi sembra aver perso gran parte del consenso accordatogli 5 anni fa. La maggior parte delle sue energie si sono concentrate sul conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk che ha ucciso finora almeno 13mila persone e sull’avvicinamento dell’Ucraina all’Ue in parallelo all’allontanamento dalla sfera d’influenza russa.
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