Una collaborazione più forte tra Regione Sicilia e ACI per quanto riguarda le funzioni e i ruoli previsti legati al bollo auto e alla gestione dello stesso. Il nuovo accordo è finalizzato a stringere ancora di più la morsa attorno ai furbetti che evadono il pagamento del bollo auto, attraverso strumenti di controllo e attività di recupero e monitoraggio ma anche tramite l’incrocio di dati fruibili dagli archivi a disposizione. L’obiettivo finale è dunque quello di contrastare l’evasione dell’imposta.
Bollo auto 2019: Aci e Regione contro l’evasione della tassa
Come scritto in un comunicato pubblicato sul sito della Regione, più nel dettaglio l’ente regionale e l’Automobile Club d’Italia coopereranno nelle attività di gestione dell’archivio regionale della tassa automobilistica, di informazione e assistenza ai contribuenti in tutte le fasi di gestione del tributo. Dalla ricezione all’istruzione, dalla definizione ai casi di esenzione, passando per i casi di sospensione e i rimborsi. Il lavoro di cooperazione sarà attivo anche nelle fasi di recupero e nell’attivazione di controlli integranti, usando le banche dati disponibili allo scopo di contrastare l’evasione della tassa.
Bollo auto 2019: accordo Regione-ACI, come funziona
Grazie alla vasta distribuzione degli uffici ACI sul territorio, ci sarà la possibilità di affrontare adeguatamente tutti gli aspetti tecnico-operativi dell’imposta, nonché di realizzare economie gestionali e aumentare la qualità del servizio complessivo, al fine di evitare trattamenti diversi tra le diverse realtà locali.
L’accordo si spinge anche in direzione di ausilio verso i contribuenti, soprattutto nell’eventualità di anomalie ed errori sul pagamento della tassa. Infatti, la Regione e l’Aci, prima della notifica di un avviso di accertamento, invieranno una lettera di cortesia, un promemoria che informerà il contribuente dell’imposta non pagata. Uno strumento che servirà ai debitori di pagare spontaneamente la tassa dovuta prima che parta l’avviso di accertamento vero e proprio.
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