Il fenomeno dell’abusivismo in Italia ha delle proporzioni notoriamente assai rilevanti. Per contrastarlo, il nostro ordinamento ha a disposizione strumenti di carattere amministrativo e penale.
L’abuso edilizio è infatti un vero e proprio reato di natura contravvenzionale, che prevede la pena dell’arresto e dell’ammenda. È altresì un illecito amministrativo, che porta alla demolizione della costruzione entro 90 giorni. Il primo è soggetto a prescrizione, mentre il secondo ha un carattere imprescrittibile. Come sanzione amministrativa può essere ordinata la demolizione dell’edificio. Ciò quindi anche decorso il tempo di prescrizione del reato.
La sanatoria
Da momento che l’illecito amministrativo non è soggetto a prescrizione, per fermare la demolizione di un edificio non conforme al piano regolatore occorre una sanatoria. Per averla, è necessario però che il piano regolatore sia comunque rispettato.
Con la sanatoria si evita quindi la demolizione ma si dovrà comunque pagare una multa, dal momento che si è commesso un illecito amministrativo.
Come ha avuto modo di precisare recentemente la Cassazione, la sanatoria deve avere ad oggetto l’edificio nello stato di fatto in cui si trova al momento della presentazione della domanda di sanatoria stessa. Non può essere cioè subordinata al compimento di altre opere di regolarizzazione.
Quali sono le condizioni per la sanatoria
Per ottenere la sanatoria è necessario che l’edificio sia conforme sia alla disciplina urbanistica vigente al momento della sua realizzazione, che a quella vigente al momento della domanda di sanatoria. Un duplice requisito quindi.
Ciò per evitare che l’abuso edilizio possa avere delle ripercussioni negative sull’ambiente, che va in ogni caso tutelato. Infatti la sanatoria deve servire per regolarizzare una mera irregolarità amministrativa, un’inottemperanza “formale” che non deve riguardare la sostanziale conformità rispetto ai parametri urbanistici dell’edificio.
Salta la sanatoria voluta dalla lega nello sblocca cantieri
Di abusivismo edilizio si è parlato recentemente con il decreto sblocca cantieri. Non ha avuto seguito la proposta voluta dalla Lega sulla sanatoria per i piccoli abusi edilizi precedenti al 1977. Si sono infatti opposti al provvedimento i cinque stelle. Anche se in questo caso si sarebbe trattato, propriamente, di un condono edilizio, non di una sanatoria.
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