Dagli esordi ispiratori della Nouvelle Vague francese all’Oscar alla Carriera nel 2018: una carriera costellata di successi per Agnès Varda, scomparsa oggi venerdì 29 marzo 2019, a seguito di una lunga malattia. Nata in Belgio a Ixelles il 30 maggio 1928, di origini greche (da parte di padre) e francesi (da parte di madre), l’artista ha portato avanti in tutta la sua carriera un’idea di arte e di cinema all’insegna di una complessa e al contempo poetica qualità autoriale.
Agnès Varda è morta: la causa
La notizia della sua morte è stata diffusa in un comunicato di un’agenzia di stampa francese. Stando al testo, la regista è morta nella notte di questo venerdì, circondata dalla sua famiglia e dai suoi amici. Nel comunicato la Varda è descritta come “gioiosa femminista”, oltre che “artista appassionata” e la causa della morte è da addursi a un cancro, con il quale ha ingaggiato una breve ma intensa battaglia.
I funerali sono previsti a Parigi, martedì 2 aprile.
Agnès Varda è morta: ecco chi era la regista
Come scritto in precedenza, Agnès Varda, all’anagrafe Arlette Varda, nasce a Ixelles, comune belga nella regione di Bruxelles, il 30 maggio 1928. Tra 2 mesi avrebbe compiuto 90 anni. Oltre a essere una importante regista, volto femminile della mitica Nouvelle Vague francese, la passione che la Varda nutriva per l’arte sconfinava anche in altri contesti, come ad esempio la fotografia. La sua carriera cinematografica si è distinta tra lungometraggi e documentari.
Importante fu il suo apporto ispirazionale allo stile della nuova ondata del cinema francese, inaugurata nel 1954 con il film La Pointe Courte, con Philippe Noiret. Anche se, è da precisare, lei non ha mai amato etichette e categorizzazioni. Tra i lungometraggi più importanti spicca Cleo dalle 5 alle 7, realizzato nel 1961, che racconta 2 ore della vita di una cantante in attesa di conoscere se è affetta da cancro.
Chi era Agnès Varda: i premi
Vince l’Orso d’Argento al Festival del Cinema di Berlino nel 1965 con il film Il verde prato dell’amore. Nel 1985 ottiene il Leone d’Oro al Festival di Venezia per il film Senza tetto né legge. Nel 2015, infine, le viene assegnata la Palma d’Oro onoraria alla carriera. Tre anni più tardi sarà la volta dell’Oscar onorario. “Se sono stata invitata qui”, disse in quell’occasione, “è perché sono stata scelta. Non è un concorso, né una competizione. Hanno deciso di puntare i riflettori su di me e sul cinema francese e ne sono contenta”.
Chi era Agnès Varda: i documentari
Numerosi i documentari realizzati: interessanti, per i tempi che raccontano, Lontano dal Vietnam (1967) e Black Panthers (1968). Notevoli anche le sue ultime opere documentarie: l’autobiografico Les Plages d’Agnès (2008) e il raffinato Visages Villages (2018), realizzato assieme al fotografo JR, dove mette a confronto due generazioni differenti a fronte alla vita quotidiana della Francia. Quest’ultimo vinse l’Oeil d’Or al Festival di Cannes 2017 e fu nominato agli Oscar 2018 nella categoria Miglior Documentario.
Chi era Agnès Varda: la famiglia
Agnès Varda ebbe una relazione con il costumista Antoine Boursellier. Dalla loro unione nacque Rosalie, che però Boursellier non volle mai riconoscere. L’anno della svolta, dal punto di vista sentimentale, fu il 1958, quando la Varda incontra il regista Jacques Demy. Quest’ultimo sposa la regista e riconosce Rosalie, per dare vita a un sodalizio durato fino al 1990, anno in cui Demy muore. Dalla loro lunga unione è nato il figlio Mathieu.
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