Inps bando Home Care premium 2019
Il programma Home Care Premium rinnovato dall’Inps per il periodo che va dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2022. L’ente previdenziale ha appena pubblicato il bando per richiedere il beneficio.
Bonus Inps: Home Care Premium, in cosa consiste?
Il programma Home Care Premium prevede l’erogazione di un contributo mensile per coprire, innanzitutto, i costi relativi all’assunzione di un/una badante che si occupi dell’assistenza di una persona disabile o non autosufficiente. Il contributo può essere utilizzato anche per l’assistenza domiciliare e le prestazioni integrative presso gli Ambiti Territoriali Sociali.
Anche il nuovo bando è rivolto ai dipendenti e ai pensionati del settore pubblico, al loro coniuge (anche unione civile o di fatto) non separato e ai loro parenti e affini entro il primo grado di parentela (anche se non conviventi). Condizione necessaria, ovviamente, che i beneficiari soffrano di una disabilità almeno di livello medio.
Bonus Inps: domanda e contributo mensile
La domanda per richiedere il contributo previsto dall’Home Care Premium può essere presentata direttamente dal dipendente pubblico o pensionato sia per se stesso che per il proprio coniuge o per un proprio parente o affine. Possono fare richiesta anche coloro che hanno usufruito del programma negli scorsi anni; per questi ultimi è prevista una corsia preferenziale.
La procedura può essere svolta – solo per via telematica attraverso il sito dell’Inps, ci si può avvalere di un intermediario autorizzato (necessario comunque un Pin dispositivo) – dalle ore 12 del 4 aprile fino alle ore 12 del 30 aprile. Verranno selezionati 30mila beneficiari che compariranno in una graduatoria che sarà pubblicata entro il 28 maggio. Detto ciò, sarà possibile inviare nuove domande dal primo luglio 2019 al 31 gennaio 2022, anche per segnalare un aggravamento.
Il contributo economico previsto dall’Home Care Premium può raggiungere la quota massima di 1.050 euro nel caso in cui il beneficiario soffra di un gravissimo grado di disabilità. Tra i parametri, però, bisogna tenere in considerazione anche quello che si riferisce alla dichiarazione ISEE. Insomma, il contributo diminuisce in relazione al grado di disabilità e al reddito percepito. D’altra parte, da ricordare che l’Inps detrarrà dal contributo eventuali altre indennità concesse (Legge 104). Il costo per le prestazioni integrative potrà essere coperto fino a un massimo di 500 euro (la cifra varia sempre in base a grado di disabilità e ISEE).
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