Alessandro Di Battista non si candida alle elezioni europee “corso da falegname”
In diretta dalla sua pagina Facebook, Alessandro Di Battista annuncia che non correrà per un seggio a Bruxelles. E spiega: “Voglio conoscere il mondo”
Dopo quaranta giorni di silenzio Alessandro Di Battista scioglie la riserva. Alle prossime elezioni europee il pasionario del Movimento Cinque Stelle non correrà per un seggio a Bruxelles.
“Ci ho riflettuto: ti vuoi candidare? La risposta fondamentalmente è no- annuncia in diretta su Facebook – Non è che io mi posso candidare perché devo farlo”. E spiega: “Io non ci vorrei andare a Bruxelles a mettermi a fare l’europarlamentare e se ci andassi senza volerlo non penso che neanche renderei”.
Alessandro Di Battista: “Voglio continuare a girare il mondo”
Per l’ex deputato il lungo silenzio è servito a fare chiarezza sui prossimi obiettivi: “Non voglio candidarmi, voglio fare altro, voglio continuare a scrivere e a conoscere il mondo”. Di Battista ha annunciato di essere a lavoro su un nuovo libro che sarà edito da Paper First, la casa editrice del Fatto Quotidiano: “Voglio chiamarlo Politicamente scorretto”.
“Le forze politiche muoiono non solo per corruzione ma perché diventano troppo politicamente corrette – ha spiegato. – Il libro sarà su una serie di temi che mi stanno a cuore a partire dal conflitto di interessi alla colonizzazione all’Africa e al franco Cfa”.
Ma non è solo il lavoro letterario a impegnare le sue giornate. Alessandro Di Battista, infatti, ha annunciato di frequentare un corso di falegnameria a Viterbo. “Di giorno studio gli incastri a coda di rondine, la sera il franco Cfa – ha spiegato. – È una bella vita e voglio continuare a farla. Non è detto che non tornerò a dire la mia, ma ora sarebbe disonesto da parte mia candidarmi”.
Suggerimenti al governo: “In politica estera il Movimento adotti una linea dura”
Oltre agli aggiornamenti sui suoi futuri progetti, Di Battista ha dispensato anche alcuni consigli al governo in tema di politica estera.
“Suggerisco al Movimento di adottare una linea dura di politica estera”, ha detto. E ha aggiunto: “Dovrebbe, in tutti gli angoli del pianeta, supportare tutte le popolazioni e soprattutto il diritto principale di stare a casa loro, fare in modo che vi siano le condizioni”.
Infine, l’ex parlamentare non risparmia una critica alla stampa e all’alleato di governo del M5S. “La stampa ha scelto Salvini, soprattutto quella di sinistra che fa finta di scandalizzarsi per certe espressioni”, ha precisato. E ha concluso: “Per loro è la speranza futura di poter vedersi garantiti i finanziamenti pubblici e magari la reintroduzione della pubblicità al gioco d’azzardo vietata dal decreto Dignità”.
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