Rapporto Ocse 2019: Quota 100 va abrogata, deficit e debito in aumento

Pubblicato il 1 Aprile 2019 alle 17:23 Autore: Emilia Missione

Previsioni buie per l’economia italiana nel Rapporto Ocse 2019. Il Pil calerà dello 0,2% e il debito crescerà fino al 134%. DI Maio: “No intromissioni!”

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Rapporto Ocse 2019: Quota 100 va abrogata, deficit e debito in aumento

L’economia italiana è a un punto morto. A dirlo è l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che lunedì 1 aprile ha presentato al Ministero dell’Economia il suo Rapporto sull’Italia.

Il segretario Angel Gurria ha sottolineato alcuni punti critici che ostacoleranno la crescita. Secondo le stime del rapporto, il Pil 2019 chiuderà con un saldo negativo dello 0,2%, il debito crescerà fino al 134% e rapporto deficit/pil aumenterà al 2,5%.

Per gli economisti di Parigi a contribuire all’arresto della crescita, seppur modesta, che c’era stata negli ultimi anni, sono stati alcuni dei provvedimenti simbolo del governo giallo verde. Quota 100 e Reddito di cittadinanza, in testa.

Rapporto Ocse 2019: “Quota 100 aumenta il debito”.

Se al Reddito di cittadinanza l’Ocse riconosce alcuni meriti, accanto ai difetti, più netto è il giudizio su Quota 100.

Per il provvedimento voluto dal M5S il rapporto definisce “giusto” l’obiettivo di fornire supporto ai cittadini poveri ma ne sottolinea alcuni limiti. “Gli effetti positivi sulla crescita dovrebbero essere scarsi, in particolare a medio termine”, avverte l’Ocse. Inoltre, “l’efficacia dipenderà in misura cruciale da sostanziali miglioramenti dei programmi di formazione e di ricerca di lavoro”. E mette in guardia dal pericolo di un aumento del lavoro nero: “Rischia di incoraggiare l’occupazione informale e di creare trappole della povertà“.

Molto più dura la previsione per Quota 100. Il rapporto Ocse, infatti, chiede chiaramente di “abrogare le modifiche alle regole sul pensionamento anticipato introdotte nel 2019 e mantenere il nesso tra l’età pensionabile e la speranza di vita“.

Il pericolo è un rallentamento della crescita e un aumento delle diseguaglianze tra le generazioni. “Rallenterà la crescita nel medio termine, riducendo l’occupazione tra le persone anziane – si legge nel Rapporto – e, se non applicata in modo equo sotto il profilo attuariale, accrescerà la diseguaglianza generazionale e farà aumentare il debito pubblico“.

Rapporto Ocse 2019: le reazioni dal governo

Con toni molto diversi, dal governo di sono levate voci a difesa delle misure economiche varate nell’ultima finanziaria.

Per il ministro dell’Economia Giovanni Tria, la realtà sarà migliore di quella prospettata nel rapporto Ocse. “Stiamo approvando misure per contenere questo rallentamento e mantenerci in una area di crescita positiva anche per il 2019″, ha spiegato. Del resto, proprio il titolare di via XX settembre già nei giorni scorsi era entrato in rotta di collisione con i suoi colleghi di governo per aver ammesso la frenata del Paese sul piano della crescita.

Più duro il giudizio del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che, in un post su Facebook, restituisce le accuse al mittente. “No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!“, scrive.

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L'autore: Emilia Missione

Giornalista professionista, classe '90. Ho lavorato a SkyTg24 e come public affairs consultant. Amo la politica, le parole e le gonne di tulle. Ma non in questo ordine.
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