Sondaggi politici AnalisiPolitica: aborto, no degli italiani ad un ritorno al passato
Sondaggi politici. Secondo AnalisiPolitica, il 76% si dice contrario a vietare l’aborto in Italia. Emergono tuttavia delle riflessioni legate al tema
Il tema dell’aborto al centro di un’accesa discussione durante il Congresso mondiale delle famiglie tenutosi a Verona nei giorni scorsi. A scatenare le polemiche è stato Massimo Gandolfini, fondatore del Family Day. “L’aborto è l’uccisione di un bambino in utero e in Italia dal 1978 a oggi sono stati uccisi 6 milioni di bambini e ne sono stati salvati 200mila dal Movimento per la vita. La legge 194 è stata applicata soltanto negli articoli che permettono la soppressione di una vita e non in quelli che aiutano la maternità. Siamo contrari anche alla maternità surrogata e all’utero in affitto, una pratica incivile” ha affermato Gandolfini.
Parole che hanno scatenato la risposta netta e compatta di Pd e M5S che si sono schierati a difesa della legge 194. Matteo Salvini, presente al Congresso, ha provato a buttare acqua sul fuoco: “Su questo convegno c’è stata una disinformazione senza eguali che denota, malafede, ipocrisia e ignoranza, detto questo parlerò di mamme, papà, nonni, asili nido, latte in polvere, pannolini, reddito famigliare, futuro. Non sono in discussione l’aborto o il divorzio, ognuno fa l’amore con chi vuole, va a cena con chi vuole”.
Sondaggi politici AnalisiPolitica: la posizione degli italiani sull’aborto
Eppure il dibattito si è aperto. Ancora una volta. Ma cosa ne pensano gli italiani dell’aborto e della legge 194? A chiederglielo ci ha pensato AnalisiPolitica in un sondaggio pubblicato poi su Libero.
Iniziamo col dire che la posizione di Gandolfini sull’aborto è nettamente minoritaria nel Paese: il 76% degli intervistati si dice infatti contrario a vietare l’aborto in Italia. Emergono tuttavia delle riflessioni legate all’argomento.
Sondaggi politici AnalisiPolitica: aborto, italiani chiedono più informazione
Secondo il 53% spesso tra le giovani e giovanissime, la possibilità di abortire, è usata con molta poca coscienza, quasi si trattasse di un semplice anticoncezionale. C’è anche chi non mette in discussione l’aborto ma lo Stato che non applica seriamente alcune parti della normativa. Come ad esempio quella relativa ai controlli secondo cui le strutture sanitarie e assistenziali devono contribuire “a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza”. In questo caso il 71% degli intervistati afferma che lo Stato deve fare in modo che questa direttiva venga applicata in modo corretto.
Il 77% condivide inoltre l’affermazione secondo cui lo Stato si deve impegnare fortemente con campagne di informazione e/o dotandosi di nuovi strumenti, allo scopo di cercare di abbassare ancora di più la percentuale di aborti nel nostro Paese. È infine in aumento la percentuale di chi ritiene che la vita dell’essere umano inizi con il concepimento. Nel 2008 erano il 58% degli italiani a condividere questa tesi, dieci anni dopo sono il 64%.
Sondaggi politici AnalisiPolitica: nota metodologica
Sondaggio realizzato dal 19 al 21 gennaio 2019. Campionamento probabilistico; a grappoli e doppio stadio (famiglia-individuo), stratificato per aree geografiche, ponderato per caratteristiche sociodemografiche. 800 casi (contatti 3001, rifiuti/sostituzioni 2157). Errore teorico del ±3,5%, al livello di confidenza del 95%, per proporzioni del 50%. Metodo raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche su questionario informatizzato.
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