Governo ultime notizie: fine esperienza senza “spinta politica”, parla Paragone
Il senatore M5S intervistato da La Verità avvisa la maggioranza: “Senza cambiamento finisce il governo”. E sulle prossime Europee: “M5S sopra il 20%”
Esistono delle crepe ma, al momento, l’esperienza di governo gode ancora di buona salute. A parlare dalle colonne de La Verità, in edicola il 1 aprile, è Gianluigi Paragone, senatore M5S in odore di presidenza per la Commissione d’inchiesta sulle banche.
Alla domanda di Daniele Capezzone, che gli chiede di commentare un suo virgolettato sulla valutazione di un “fine corsa” per l’attuale governo, “nel senso che i due partiti sembrano perseguire due distinte agende”, risponde guardando il bicchiere mezzo pieno.
“La fine corsa arriva nel momento in cui non c’è più una spinta politica. Questo è un governo densamente politico. Se la connotazione non fosse più quella del governo del cambiamento, per forza di cose l’esperienza finirebbe. Poi potrebbe anche durare temporalmente, però…». Insomma, per l’ex conduttore de La Gabbia, il governo non correrà rischi fino a quando non tradirà la sua ragion d’essere. Quella del cambiamento, appunto.
“Vedo che a oggi questo governo attira ancora l’antipatia di salotti e media tradizionali – spiega Paragone – quindi vuol dire che è tuttora un modello di cambiamento, se provoca l’allergia di certi ambienti. Arriveremmo a fine corsa se abdicassimo alla visione politica che dicevo“.
Governo ultime notizie, Paragone: alle europee M5S oltre il 20%
Il senatore non nasconde il peso dell’esito delle ultime elezioni regionali, Abruzzo, Sardegna e Basilicata, all’interno del Movimento e del governo.
“I risultati elettorali si misurano con le leggi delle Regioni in cui voti: su questo non c’è dubbio. Certo, si devono aprire delle riflessioni quando non sei il primo partito – ammette Paragone -. Dopo di che, la somma di queste sconfitte per la presidenza delle Regioni – lo sottolineo: sconfitte – alimenta la narrazione giornalistica sulla maggiore forza di Salvini. Ma misureremo le rispettive forze reali alle Europee“.
Proprio in vista del prossimo 26 maggio, il senatore si dice ottimista: “Io gioco per vincere“. E, sulla possibilità di eguagliare il risultato delle Europee del 2014 dice: “Secondo me sì. Io voglio arrivare oltre il 20%“.
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