Pensioni ultime notizie: Quota 100 “non cambia quasi niente” ecco perché

Pubblicato il 4 Aprile 2019 alle 08:11 Autore: Daniele Sforza

Sul tema pensioni ultime notizie riportano le parole di Giuliano Cazzola su Quota 100, misura che “non cambia quasi nulla” rispetto a prima.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 non cambia
Pensioni ultime notizie: Quota 100 “non cambia quasi niente” ecco perché

Quota 100 non cambia quasi niente rispetto a prima. Questo il pensiero di Giuliano Cazzola, che ha scritto un lungo articolo su Huffington Post per spiegare il suo punto di vista sulla nuova misura di pensione anticipata. Per farlo ha riportato anche diverse statistiche legate alle pensioni elaborate dal Coordinamento attuariale dell’Inps. Da questi risultati si evince che le pensioni anticipate/di anzianità superano di numero le pensioni di vecchiaia. Trattamenti, questi ultimi, che presentano importi più elevati grazie al maggior numero di contributi versati. Ma finisce che “la spesa delle prime è doppia di quella dei secondi”. Stando poi ai dati, “le pensioni anticipate sono una prerogativa dei lavoratori maschi e residenti al Nord. Nel lavoro autonomo prevalgono ancora i trattamenti di vecchiaia, ma il divario tra le due tipologie si è fortemente ridotto”.

Pensioni ultime notizie: trattamenti vigenti al 1° gennaio 2019, la scheda

Nella tabella seguente sono elencate le pensioni vigenti al 1° gennaio 2019 (dati di stock) tra trattamenti di anzianità e di vecchiaia, per lavoratori dipendenti privati e lavoratori autonomi. I numeri raccontano la seguente storia.

Lavoratori dipendenti del settore privato

  • Lavoratori dipendenti privati:
    • Pensione di anzianità/anticipate.
      • Totale: 2.774.897 (31% del totale);
        • Maschi: 2.141.234 (77,2%);
        • Femmine: 633.663;
        • Spesa in milioni di euro: 70.848,8 (53% della spesa totale delle pensioni).
    • Pensione di vecchiaia.
      • Totale: 2.667.595 (30% del totale);
        • Maschi: 845.883 (31,6%);
        • Femmine: 1.831.712;
        • Spesa in milioni di euro: 27.835,5 (20,8% della spesa totale).

Lavoratori autonomi

  • Lavoratori autonomi:
    • Pensione di anzianità/anticipata.
      • Totale: 1.627.479 (33% del totale);
        • Maschi: 1.250.861 (76,9%);
        • Femmine: 376.618;
        • Spesa in milioni di euro: 26.374,5 (53,4% della spesa totale);
    • Pensione di vecchiaia.
      • Totale: 1.948.256 (39,4% della spesa totale);
        • Maschi: 820.387 (42,1%);
        • Femmine: 1.127.869;
        • Spesa in milioni di euro: 14.147,5 (28,7%).

Pertanto Cazzola riassume che il totale delle pensioni di anzianità ammonta a 4,4 milioni per una spesa di 97 miliardi, mentre quello delle pensioni di vecchiaia a 4,6 milioni per una spesa complessiva di 42 miliardi.

Pensioni ultime notizie: trattamenti nel 2018, i numeri

In seguito si analizzano i dati di flusso relativi ai trattamenti di anzianità e di vecchiaia nel 2018. I primi, nel lavoro dipendente, sono stati 109 mila, mentre i secondi hanno riguardato 60 mila unità; per ciò che concerne il lavoro autonomo, invece, 58 mila hanno scelto di uscire anticipatamente, mentre 77 mila hanno preferito l’uscita standard. Il totale racconta 167 mila pensionamenti anticipati (per una spesa di 4,3 miliardi) e 137 mila pensionamenti di vecchiaia (per una spesa di 1,4 miliardi).

Pensioni ultime notizie: Quota 100, quando si andava in pensione prima

Prima del governo Lega-M5S quando si andava in pensione? Questa la domanda di Cazzola, che fa riferimento ai dati Inps per trovare la risposta. Riassumibili nella seguente tabella, che individua l’età media dei lavoratori dipendenti alla decorrenza delle pensioni.

Decorrenza annoSessoVecchiaiaAnzianità/AnticipateInvaliditàSuperstitiTotale
2017Maschi66,661,153,976,063,6
 Femmine64,959,952,174,569,0
 Totale65,860,853,274,866,5
2018Maschi66,561,054,176,963,7
 Femmine65,960,152,274,769,4
 Totale66,360,753,575,166,6

Pensioni ultime notizie: i dati sull’importo

Cazzola parla poi degli importi delle pensioni: “il 61,3% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro mensili”, racconta una nota Inps. Nella quale si afferma anche che la percentuale “è solo una misura indicativa della povertà”, visto che molti pensionati risultano titolari di più trattamenti o redditi. “Si evidenzia che delle 10.929466 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 43,9% (4.797.442) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi”. Si parla di integrazione al minimo, maggiorazioni e pensioni sociali, così come le pensioni di invalidità.

Sotto questo aspetto la distanza tra i due generi si allarga, perché gli uomini che percepiscono un importo inferiore a 750 euro cala al 44,1%. In più, “se si analizza la situazione della tipologia vecchiaia si osserva che questa percentuale scende al 22,4%”. E infine, “di queste solo il 21,7% è costituito da pensioni con requisiti che consentono un sostegno del reddito”.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →