Chi è Bebe Vio
Tra le atlete paralimpiche più famose al mondo, Bebe Vio è sicuramente una delle personalità più amate in Italia e all’estero, sia per i suoi trionfi sportivi sia, a maggior ragione, per il coraggio e la forza d’animo che la contraddistinguono. Bebe Vio, da poco ventiduenne (è nata il 4 marzo 1997), ha conquistato il cuore degli italiani e degli appassionati di sport grazie al suo sorriso e alla sua determinazione.
Prima schermitrice a gareggiare con protesi a tutti e quattro gli arti, Bebe Vio (nome completo: Maria Beatrice Vio) è nata a Venezia e pratica scherma sin dalla tenera età di cinque anni, sport che ben presto diventerà la sua vera, grande passione. Almeno fino al 2008, anno che la segnerà profondamente, mettendo a rischio non solo la sua carriera ma anche, e soprattutto, la sua vita.
La provincia di Treviso, in quel periodo, era stata interessata da un’epidemia di meningite da meningococco di gruppo C. Poiché le vaccinazioni contro la meningite, eseguite nel 2007, erano state destinate a bambini di età inferiore, i coetanei di Bebe Vio non ne erano stati sottoposti. Proprio a causa di ciò, nel 2008, Bebe viene ricoverata in condizioni gravi per una forte forma di cefalea e febbre.
Bebe Vio: la malattia
A pochi giorni dal ricovero, Bebe Vio è in bilico tra la vita e la morte: la forma di meningite contro la quale si ritrova a lottare è delle peggiori, acuta e rapida. A peggiorare la situazione arriva la crisi settica che colpisce Bebe e che le causa alcune emorragie interne. Saranno più di un centinaio, i giorni che Bebe passerà in ospedale, tra il reparto di terapia intensiva e quello di chirurgia plastica. La malattia ha reso necessarie le amputazioni degli arti ma le causa pure diverse cicatrici sparse tra il volto e altre parti del corpo.
Bebe Vio: la campionessa, nello sport e nella vita
Bebe Vio riprende a frequentare la scuola dopo tre mesi di degenza. Dopo una breve esperienza di equitazione, un anno dopo la ripresa, torna alla scherma. È nei primi mesi del 2010 che Bebe riceve le protesi con cui poter tirare di scherma, realizzate dal Centro Protesi di Budrio, e nel 2012 è la tedofora per le Paralimpiadi di Londra. I trionfi sportivi arrivano a partire dal 2013. Primo posto ai campionati italiani di categoria B; torneo di Montreal e torneo di Lonato; seconda ai mondiali u-17 disputati a Varsavia nel 2014; vincitrice degli Europei, individuali e a squadre, sia nel 2014 che nel 2015.
Nello stesso anno, inoltre, Bebe pubblica il libro Mi hanno regalato un sogno, edito dalla Rizzoli. Il successo per eccellenza arriva nel 2016, quando Bebe Vio sale sul gradino più alto del podio alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, battendo in finale l’atleta favorita. Ma Bebe va oltre, fa qualcosa che mai nessun’altra schermitrice è stata capace di fare, una vera e propria impresa: ha vinto tutti e cinque gli incontri del girone A per 5-0.
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Bebe Vio: al di là della scherma
Bebe Vio è anche un personaggio mediatico, grazie alla simpatia e alla grinta, capace di “sfruttare” la sua immagine per dare rilievo alle cause che sostiene. Tiene, per esempio, incontri motivazionali in tutta Italia. Nel 2016 ha posato anche per la fotografa Anne Geddes, ai fini di una campagna a sostegno della vaccinazione contro la meningite, la malattia che l’ha segnata indelebilmente ma che Bebe è comunque riuscita a sconfiggere. Nel febbraio 2017, invece, Bebe ha ricevuto il Laureus Award: si tratta del riconoscimento più importante come miglior atleta con disabilità dell’anno.
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