La stagione 2017/2018 per Vincenzo Montella è stata pessima. Anzi, definirla così, forse è addirittura e purtroppo un eufemismo. Un’annata cominciata tra difficoltà di ogni genere al Milan – nonostante una campagna acquisti dispendiosa sotto il punto di vista economico – e terminata forse ancora peggio al Siviglia.
Lo scorso anno sedersi sulla panchina degli andalusi sarebbe stato difficile per chiunque, figuriamoci per chi stava arrivando da una debacle come accaduto all’Aeroplanino. Ma lui ha avuto lo stesso il coraggio di affrontare questa nuova avventura.
Ora, dopo quasi un anno in naftalina, nel quale lo si è sentito nominare solo per l’accostamento alla panchina della Nazionale dell’Iran qualche settimana fa, Vincenzo Montella riparte. E lo fa nuovamente alla Fiorentina.
Vincenzo Montella si è legato alla Fiorentina fino al 2021
“ACF Fiorentina comunica che Vincenzo Montella è il nuovo allenatore della Prima Squadra viola. Il tecnico ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2021. Montella, nato a Castello di Cisterna il 18 giugno 1974, nella sua carriera da allenatore ha già guidato la Fiorentina dalla stagione 2012/13 fino al 2014/2015 ottenendo tre quarti posti consecutivi e raggiungendo una semifinale di Europa League ed una finale di Coppa Italia. Successivamente ha allenato la Sampdoria, il Milan, con il quale vinse la Supercoppa Italia nel 2016 ed il Siviglia. Il nuovo tecnico viola dirigerà quest’oggi il suo primo allenamento al Centro Sportivo Davide Astori e sarà presentato alla stampa sempre oggi, mercoledì 10 aprile, alle ore 18:30, presso la Sala Stampa “Manuela Righini” dello Stadio Artemio Franchi“
Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della Fiorentina, con il quale si annuncia il ritorno di Montella. Che a Firenze ha fatto più che bene nella sua precedente esperienza, portando un gioco tipico del calcio spagnolo, affermatosi in breve in tutta la nostra Serie A.
“Se non fossi felice, non sarei qui. Torno sempre volentieri a Firenze” le prime parole del mister napoletano. Poche ma significative. Entrambe le parti hanno urgente bisogno di ripartire da zero e forse da qui l’idea di riunirsi per una seconda volta. Davanti a loro un finale di stagione da chiudere nella miglior maniera possibile – con l’obiettivo Coppa Italia – e altre due annate per costruire e riportare la Viola ai vertici del calcio italiano.
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