Polizze civetta: interessi al 3%, quali sono e come non farsi ingannare
Polizze civetta: pubblicizzata come particolarmente conveniente in realtà riserva delle brutte sorprese per chi la sottoscrive
Per polizza “civetta” si intende una polizza pubblicizzata come particolarmente conveniente ma che in realtà riserva brutte sorprese per chi la sottoscrive.
Polizze civetta: una “buona” pubblicità
Ne ha parlato recentemente l’esperto di risparmio Beppe Scienza sul Fatto. L’editorialista si è soffermato, per esempio, su quelle polizze che promettono il 3% di rendimento. In effetti, sarebbe un ottimo affare sottoscrivere polizze con reddito fisso a basso rischio, intorno allo zero; d’altra parte, spesso tali offerte si rivelano quasi delle truffe, dato che gli slogan con cui vengono presentate non rispecchiano del tutto la realtà.
Infatti, parlando di rendimento al 3%, precisa sempre l’esperto, non ci si riferisce tanto alle polizze quanto alle gestioni separate che, in sostanza, sono dei fondi interni a cui le stesse polizze sono agganciate. Quindi, da questa percentuale bisogna sottrarre l’1% se non l’1,5% per sapere quanto prenderà alla fine il cliente. Tra l’altro, si parla sempre di importo lordo. Inoltre, generalmente, non si può dire che un rendimento è del 3%, semmai è del 3% in un determinato periodo di tempo.
Polizze civetta: offerte che battono il mercato?
Insomma, non è possibile parlare di offerte che “battono il mercato”. D’altra parte, tali rendimenti – è facile intuirlo – sono molto inferiori a quelli garantiti da alcuni buoni fruttiferi; questi ultimi possono arrivare fino al 12%; tuttavia, anche i Btp 1-3-2022, tanto per citare un altro caso, l’anno scorso hanno reso di più (il 5%).
Sempre Scienza sottolinea poi che su tali meccanismi si innesta un’altra furbata: “a chi ha liquidità da investire viene proposto di sottoscrivere polizze incardinate su gestioni già esistenti. Ma queste hanno in pancia titoli redditizi valorizzati meno delle quotazioni attuali e così i nuovi clienti possono partecipare per il futuro a rendimenti alti, a danno però dei vecchi clienti”. Detto ciò, la sottoscrizione potrebbe non convenire neanche ai nuovi clienti dato che le offerte “sono spesso contingentate e magari abbinate ad altre polizze rischiosissime, agganciate ad azioni”.
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