Patent box: requisiti, sconti e detrazioni. Che cos’è

In che consiste il regime fiscale agevolato denominato “patent box” e qual è la finalità. A chi è rivolto e cosa comporta.

Patent box requisiti, sconti e detrazioni. Che cos'è
Patent box: requisiti, sconti e detrazioni. Che cos’è

Non abbiamo a che fare con automobili e circolazione stradale, nonostante il nome possa far pensare – erroneamente – il contrario. Vediamo di seguito che cosa la legge intende per “patent box” e qual è la sua finalità in campo fiscale.

Patent box: che cos’è? qual è l’obiettivo del legislatore?

La disciplina del cosiddetto patent box è stata oggetto di vari interventi del legislatore negli ultimi anni, a conferma di quanta rilevanza lo Stato dia all’argomento. Facciamo riferimento alla legge di Stabilità del 2015 (l. n. 190 del 2014) che lo ha introdotto; e ad alcuni decreti ministeriali recenti che hanno avuto il merito di regolamentarlo nel dettaglio. Ciò al fine di incentivare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo scientifico e tecnologico. Patent box significa regime fiscale opzionale ed alternativo per la tassazione agevolata dei redditi, che scaturiscono da alcuni beni immateriali: ad esempio un’invenzione da cui un brevetto; un nuovo programma informatico; una formula chimica ecc. Evidentemente, c’è necessità che siano tassati anche i beni immateriali; in questo caso le idee, che – essendo particolarmente illuminate – sono in grado di generare un reddito.

Quali sono i soggetti destinatari?

A questo punto domandiamoci chi può fare legittima richiesta di attivazione di questo particolare regime fiscale. La legge non pone particolari restrizioni a riguardo, dato che i possibili destinatari sono coloro che siano titolari di reddito di impresa. Pertanto si fa riferimento a imprenditori individuali, cooperative, enti privati e pubblici che svolgono attività commerciale, società varie di persone e di capitali. Come ad esempio una S.n.c o una S.p.A. Il solo obbligo imposto, per poter usufruire della tassazione agevolata, è svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di sviluppo; mirata alla produzione dei beni immateriali suddetti. Insomma deve trattarsi di un organismo, un ente che dà importanza fondamentale a quelle che sono le creazioni dell’intelletto.

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Patent box: cosa comporta a livello fiscale?

A questo punto, vediamo come funziona nel concreto il meccanismo. In sostanza, tutti i soggetti destinatari della misura, avranno diritto ad una detassazione dei redditi, scaturenti dai beni immateriali segnalati, che non contribuiscono per il 50% della loro entità, alla determinazione del reddito complessivo. Come accennato, è una opzione, rinnovabile ed irrevocabile, che può essere fatta valere nella dichiarazione dei redditi, inerente il primo periodo di imposta per il quale si intende avvalersi di tale agevolazione fiscale, ed è operativa per cinque periodi di imposta. In particolare, l’ammontare concreto dello sconto dipenderà dalla quota di reddito che è scaturita dal tipo di utilizzo del bene immateriale.

La quota di reddito oggetto di detassazione sarà determinata, tenendo conto dei parametri rappresentati dai costi di attività di ricerca e sviluppo rilevanti ai fini fiscali; e dai costi legati alla produzione del bene immateriale. Infine, sarà applicabile la detassazione pari al 50%. È un procedimento non esente da complessità, ma che però ha il merito di incentivare e favorire lo sviluppo scientifico e tecnologico di tante nuove realtà imprenditoriali.

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