Quali sono i termini di prescrizione di una fattura elettronica? Nulla cambia con l’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica tra privati (salvo alcune eccezioni di esonero, come gli aderenti al regime forfettario). I termini di prescrizione restano perciò sempre gli stessi, ma occorre sapere che questi variano in base al tipo di settore e attività professionale a cui fa riferimento la fattura. In breve, la prescrizione non si applica uniformemente a tutti i tipi di fatture, bensì varia in base alla finalità e all’attività che determina la fattura stessa.
Prescrizione fattura elettronica 10 anni: ecco per chi
L’acquisto di un bene o di un servizio si basa sul rapporto tra il compratore e il venditore, oppure tra chi riceve il servizio e chi lo effettua. Basti pensare a un cliente che si reca in un centro commerciale per acquistare un PC, oppure a un negoziante che si fa realizzare un’insegna luminosa da un grafico. Alla base di questo scambio c’è un rapporto che può definirsi contrattuale e che prevede il pagamento da parte di chi riceve e acquista nei confronti di chi effettua un servizio o vende un bene. Nell’ambito di questi rapporti, la fattura si prescrive in 10 anni, ricadendo così sui termini ordinari della prescrizione decennale stabilita dal Codice Civile. All’articolo 2946 si legge infatti quanto segue. “Salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni”.
Prescrizione fattura elettronica 5 anni: i casi
Diversi sono i termini di prescrizione relativi ai pagamenti periodici, come ad esempio può essere il caso degli abbonamenti mensili, bimestrali, trimestrali o annuali, O, più comunemente, le bollette che fanno riferimento alle utenze domestiche. In questo caso la prescrizione avviene in 5 anni, dunque la metà rispetto alla prescrizione ordinaria sopra riportata.
Prescrizione fattura elettronica 3 anni: cos’è la prescrizione presuntiva
In precedenza abbiamo parlato di un rapporto tra venditore e acquirente, o tra chi effettua un servizio e chi lo riceve. In questo contesto la prescrizione ordinaria si traduce in un lasso di tempo di 10 anni. Differente è il discorso per i professionisti.
L’articolo normativo a cui fare riferimento per la prescrizione in 3 anni è il n. 2956 del Codice Civile. Si prescrive in 3 anni il diritto:
- Dei prestatori di lavoro, per le retribuzioni corrisposte a periodi superiori al mese;
- Dei professionisti, per il compenso dell’opera prestata e per il rimborso delle spese correlative;
- Del notaio, per gli atti del suo Ministero;
- Degli insegnanti, per la retribuzione delle lezioni impartite a tempo più lungo di un mese.
Prescrizione fattura elettronica 1 anno: cosa dice il Codice Civile
Facciamo un passo indietro e leggiamo cosa dice l’art. 2955 del Codice Civile.
Si prescrive in 1 anno il diritto:
- Degli insegnanti, per la retribuzione delle lezioni che impartiscono a mesi o a giorni o a ore;
- Di coloro che tengono convitto o casa di educazione e d’istruzione, per il prezzo della pensione e dell’istruzione;
- Degli ufficiali giudiziari, per il compenso degli atti compiuti nella loro qualità;
- Dei commercianti, per il prezzo delle merci vendute a chi non ne fa commercio. Quindi, solo riguardo contratti di compravendita stipulati tra commercianti al minuto e consumatori;
- Dei farmacisti, per il prezzo dei medicinali. Inizio modulo.
Come riporta La Legge Per Tutti, la prescrizione di 1 anno è valida anche per scuole e palestre private. E ricade anche sulle fatture emesse relativamente a lavori e interventi effettuati da ditte di riparazione e manutenzione.
Prescrizione fattura elettronica 6 mesi: chi riguarda
Chiudiamo con i termini di prescrizione per le fatture relative a 3 mesi. L’articolo 2954 del Codice civile riporta che “si prescrive in sei mesi il diritto degli albergatori e degli osti per l’alloggio e il vitto che somministrano”. Inoltre, “si prescrive nello stesso termine il diritto di tutti coloro che danno alloggio con o senza pensione”.
Prescrizione fattura elettronica e interruzione: cosa c’è da sapere
Concludendo, si deve ricordare che per tutti i casi di prescrizione citati, i termini possono essere interrotti e ripartire di nuovo. Ciò avviene quando chi rivendica il credito invia al debitore una comunicazione o una diffida legata alla richiesta di pagamento evaso. Tale comunicazione ufficializza a tutti gli effetti l’interruzione della prescrizione, che dal giorno dopo riparte dai suoi termini originari. Pertanto, nel caso in cui un bed & breakfast invii una diffida a un cliente che non ha pagato una fattura dopo 5 mesi, il giorno dopo i termini di prescrizione ripartiranno da zero e affinché la fattura cada in prescrizione e decada bisognerà attendere nuovamente ulteriori 6 mesi.
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