Quando si acquista un’auto si devono tenere a mente alcuni elementi chiave. Oltre al prezzo d’acquisto, non può mancare la considerazione sulle spese di gestione fisse annue. Tra queste spicca il costo bollo auto. Ma anche l’assicurazione e la spesa carburante determinata dal tipo di alimentazione del veicolo. Come valutare la spesa complessivamente?
Costo bollo auto 2019: quale macchina conviene?
Le principali autovetture in circolazione hanno un obolo da pagare ogni anno: il bollo. Si tratta di una tra le imposte più odiate dagli italiani, semplicemente perché verte su un bene di proprietà, che ha già i suoi costi (di manutenzione) annui. E a questi si aggiunge poi questa tassa, che andrà indirizzata alla Regione di riferimento o, nel caso di alcune Regioni, all’Agenzia delle Entrate. A questo punto il costo del bollo auto può variare di veicolo in veicolo, visto che la sua entità dipende dalla classe di inquinamento dell’auto, dalla potenza del mezzo in chilowatt, nonché, in parte, dalla Regione in cui si vive. Tutti questi sono i fattori che possono determinare la scelta di un veicolo da acquistare per considerare il costo del bollo auto annuo. Che va a sommarsi, lo ricordiamo, alla spesa per il carburante e alla Rc Auto.
Costo bollo auto: i tipi di alimentazione
La battaglia è tra benzina e diesel. L’ultimo tipo di alimentazione è sconsigliabile negli ultimi anni, un po’ perché ormai non conviene più di tanto alle pompe di benzina (visto che la distanza con il prezzo del gasolio è ormai di poco conto). Ciò dipende prevalentemente dalle nuove normative, che sulla base dei livelli inquinanti determinati dal diesel, hanno avuto come effetto quello di svalutare il prezzo di auto alimentate a diesel. A tal proposito, per sapere come calcolare il valore di un’auto usata vi consigliamo la lettura di questo articolo.
Costo bollo auto: le macchine elettriche e ibride
Parlando di tipi alimentazione, stanno trovando il loro spazio nuove tipologie innovative. Le macchine elettriche e le auto ibride. Le prime hanno ancora qualche problema di “farsi conoscere”. Le stazioni di ricarica sono ancora poche in giro e il mercato non decolla proprio per l’elevato investimento che, pur trasformandosi in una importante fonte di risparmio negli anni, ancora non trova quell’ossigeno che le serve.
In merito alle seconde, altrettanto si può parlare di elevato investimento iniziale che però si converte in risparmio, parlando di manutenzione ordinaria. Il problema potrebbe risiedere nella manutenzione straordinaria, che invece rischia di essere più esosa. Certamente, come classe di inquinamento, poco inficia sul costo del bollo auto. E non è un caso che molte Regioni hanno previsto nelle loro normative esenzioni dal pagamento del bollo auto totali o parziali proprio per le auto ibride e più pulite. E certamente questo è un aspetto da valutare quando si vuole calcolare la convenienza di un’auto dal punto di vista delle spese fisse.
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