Legge 104 2019 per disabili e caregiver, l’accesso spiegato in 5 punti
Come accedere alle agevolazioni garantite dalla Legge 104 nel 2019 per i disabili e i caregiver. Ecco la procedura spiegata in 5 punti chiave.
Accesso Legge 104 in 5 punti
La Legge 104 è una normativa che si applica ai soggetti disabili, ovvero che si trovano in situazione di handicap, e a chi ne ha cura, i cosiddetti caregiver. La norma fa riferimento in particolar modo ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, disabili e caregiver, che possono beneficiare di alcune agevolazioni alla sussistenza di determinati requisiti. Prima di vedere come farsi riconoscere la Legge 104 in 5 punti chiave, andiamo a definire alcune precisazioni.
Legge 104: la differenza tra handicap e invalidità
Un conto è l’handicap, la disabilità; un altro è l’invalidità. Si può essere invalidi senza essere titolari di Legge 104, con una determinata percentuale che dà diritto ad alcune agevolazioni: Al tempo stesso si deve anche distinguere, all’interno della normativa relativa alla Legge 104/92, tra handicap non grave e disabilità in situazione di gravità.
I soggetti con handicap hanno, per definizione, una menomazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che determina una difficoltà di inserimento sociale e di conseguenza causa uno svantaggio sociale e professionale.
L’invalidità invece si determina soprattutto in merito alla riduzione della capacità lavorativa. Nonostante le due condizioni spesso siano confuse e le procedure di accertamento sanitario siano piuttosto simili, la differenza sta proprio in questo concetto. L’handicap determina uno svantaggio in primis sociale e professionale, mentre l’invalidità si applica solo sulla capacità lavorativa. Inoltre, mentre l’handicap dà luogo a benefici sociali e professionali, l’invalidità può dare luogo anche a vantaggi economici.
Legge 104: handicap grave
Da qui anche l’handicap, ovvero la situazione di disabilità, può essere grave o non grave. Chi si trova in situazione di disabilità grave corrisponde al profilo descritto dalla Legge 104 art. 3, comma 3. Chi corrisponde a questo profilo ha diritto ad agevolazioni importante, parlando di lavoratori disabili e caregiver. Stiamo parlando dei 3 giorni di permesso retribuito mensile, con finalità di assistenza al parente disabile. In materia la giurisprudenza e la normativa sono lunghe e articolate. Per saperne di più vi rimandiamo alla lettura di questo approfondimento.
Legge 104 2019 disabili e caregiver: l’iter di riconoscimento in 5 punti chiave
Qual è la procedura da seguire per farsi riconoscere la Legge 104. Andiamo a sintetizzare questo aspetto in 5 elementi chiave.
Il certificato medico introduttivo e il protocollo
- Recarsi dal medico di base con apposita documentazione che attesti le patologie. Il medico redigerà un apposito certificato introduttivo (SS3) che inoltrerà per via telematica presso la Commissione Asl di riferimento tenuta all’accertamento sanitario in grado di stabilire l’handicap. Qui dovrà specificare la diagnosi e le condizioni di salute del soggetto, precisando eventuali appunti sulla patologia in questione.
- Il medico di base, una volta inviata per via telematica il certificato, rilascerà al soggetto richiedere una sorta di ricevuta che contiene il numero di protocollo, ovvero il codice di riferimento dell’istanza.
La visita e il verbale della Commissione
- Richiesta di visita all’Inps. Tale domanda dovrà essere inoltrata telematicamente entro 90 giorni dalla richiesta al medico di base. La richiesta dovrà essere inoltrata sul sito dell’Inps oppure avvalendosi del Contact Center dell’Istituto.
- La visita vera e propria che attesterà l’handicap. In tale contesto il soggetto richiedente dovrà presentare apposita documentazione che attesti le patologie di cui soffre, con focus sulla situazione di gravità dell’handicap in questione.
- Dopo la visita il soggetto richiedente dovrà attendere l’esito della visita da parte della Commissione medica, ovvero il responso finale che determinerà o meno l’handicap e/o la situazione di gravità. Il verbale potrà riportare la situazione di non handicap, la situazione di handicap (art. 3, comma 1, ovvero non grave), oppure la condizione di handicap in situazione di gravità. Inoltre lo stato di handicap potrà essere soggetto a revisione (ovvero, occorrerà una nuova visita) oppure soggetto ad aggravamento.
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