Bibi Andersson è morta dopo una malattia. Chi era e carriera attrice

Pubblicato il 15 Aprile 2019 alle 12:59 Autore: Daniele Sforza

Cinema in lutto per la scomparsa di Bibi Andersson, attrice svedese protagonista di alcuni film di Ingmar Bergman. Ecco chi era e la sua carriera.

Bibi Andersson è morta
Bibi Andersson è morta dopo una malattia. Chi era e carriera attrice

Il mondo del cinema piange la morte di Bibi Andersson, attrice svedese protagonista di molti film del grande autore Ingmar Bergman. Nata a Stoccolma l’11 novembre 1935, l’attrice (all’anagrafe Berit Elisabeth Andersson) è morta domenica 14 aprile 2019 nella città che le ha dato i natali dopo aver combattuto contro una lunga malattia. La Andersson ha lavorato molto nella sua vita costellando successi teatrali e cinematografici e lavorando per diversi registi europei (come il nostro Marco Bellocchio) e americani (Robert Altman).

Bibi Andersson è morta: le cause e la malattia

Bibi Andersson avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 11 novembre, ma la battaglia contro una lunga malattia durata più di un decennio l’ha infine sfiancata. Nel 2009, infatti, l’attrice svedese fu colpita da apoplessia, che le impedì l’uso della parola. E proprio nel 2009 comparve nell’ultimo film della sua lunga e folgorante carriera: “Images from the Playground” di Stig Bjorkman.

Chi era Bibi Andersson: la carriera

Bibi Andersson inizia a recitare quando ha appena 14 anni, per poi lavorare in teatro ed essere scoperta da Ingmar Bergman, che la scritturerà per una pubblicità. Non è un caso che il suo primo vero film sia diretto da Ingmar Bergman, il regista svedese di cui diventerà la musa. Comparirà infatti in film come Sorrisi di una notte d’estate, per poi ripetersi nel Settimo Sigillo e nel Posto delle Fragole, proseguendo poi con il bellissimo Il volto ed ergendosi a protagonista assoluta (con Liv Ullmann) in Persona, nel 1966.

Persona (1966) -- One Time At The Beach
Persona

La sua carriera continua a dividersi tra teatro e cinema e finisce davanti alla macchina da presa di altri registi europei e americani. Tra i primi spiccano i nostrani Alberto Sordi (Scusi, lei è favorevole o contrario?), Florestano Vancini (Violenza al sole – Un’estate in quattro), Sergio Gobbi (La rivale di mia moglie, Storia d’amore con delitto) e Marco Bellocchio (Il sogno della farfalla). Tra gli americani spuntano John Huston (Lettera al Kremlino) e Robert Altman (Quintet).

Bibi Andersson: i premi ricevuti

I premi e i riconoscimenti non tardano ad arrivare. Nel 1958 vince un premio collettivo di interpretazioni femminili per il film Alle soglie della vita al Festival di Cannes, mentre nel 1963 vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino per la sua interpretazione in L’amante. I riconoscimenti arrivano anche in patria, dove vince 4 Guldbagge Awards (gli Oscar svedesi), nel 1967, nel 2001, nel 2004 e nel 2008. Viene premiata due volte dalla National Society of Film Critics Awards: nel 1968 per Persona e nel 1975 per Scene da un matrimonio.

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Chi era Bibi Andersson: la vita privata e il libro biografico

Nel 1960 sposa lo scrittore Kjell Grede: il matrimonio dura 13 anni e dall’unione nasce la figlia Jenny Matilda. Nel 1978 è la volta del secondo matrimonio, stavolta con lo scrittore Per Ahlmark, da cui divorzia 3 anni dopo. L’ultimo matrimonio avviene nel 2004, quando si sposa con Gabriel Mora Baeza. Nel 1996 la Andersson ha scritto un libro autobiografico, dal titolo Ett ögonblick, tuttavia non edito in Italia.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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