Polestar annuncia la presentazione dell’omonima autovettura a Shangai in Cina. Dal 2020 inoltre la produzione sarà spostata nella stessa Cina e sarà aperto un Polestar Space. L’iniziativa si completa con altri 19 punti vendita che costituiranno un terzo degli interi punti vendita dell’azienda. Ma cosa c’è da sapere sull’ultima fastback della casa? Ecco i dettagli.
Polestar 2: un valido avversario per Tesla Model 3
Dunque, la fastback sembra un modello capace di mettere in difficoltà il dominio Tesla sulla categoria. Le sue specifiche tecniche sono molto interessanti, abbiamo infatti: una batteria di 78 kWh con una relativa autonomia di 275 miglia anche se l’obiettivo è 310 miglia per raggiungere gli standard europei del ciclo di omologazione WLTP. Ci inoltre sono due motori elettrici con una potenza di circa 408 CV. Accanto a questa dotazione di serie è possibile, opzionalmente, acquistare un pacchetto con freni Brembo e ammortizzatori Ohlins. Per quanto riguarda il prezzo invece questo va da 39.000,00€ fino ad un massimo di 59.900,00€. Per essere una autovettura elettrica di circa 408 CV e per le innovazioni che presenta, il rapporto qualità prezzo viene valutato come ottimo. Toccherà vedere nell’immediato futuro se il marchio riuscirà a sfondare sia nel mercato asiatico sia in quello europeo.
Salone di New York 2019: date, calendario e novità auto. Le attese
Polestar 2: perché produrre in Cina può essere una mossa azzeccata
La Cina avrà bisogno nel giro di pochi anni di una ingente quantità di auto elettriche. Spostare la produzione della Polestar 2 in Cina e aprire, sempre lì, numerosi punti vendita, potrebbe dare un apporto economico enorme al marchio. Ecco perché la mossa di spostare la produzione in Cina può essere effettivamente azzeccata. Polestar sembra insomma avere le idee chiare per il futuro.
Francesco Somma
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it