Oggi – 15 aprile 2019 – è l’ultimo in cui vige l’obbligo di utilizzare gomme invernali; in pratica, si parla di quelle con il marchio M+S (con o senza pittogramma alpino). Per effettuare la sostituzione c’è tempo al massimo fino al 15 maggio. Quindi, dopo tale data, chi continuerà a montarle incorrerà nel rischio di sanzioni piuttosto salate. Termina anche l’obbligo di viaggiare con catene da neve a bordo del veicolo.
Pneumatici invernali in estate: sanzioni salate
La maggior parte delle ordinanze relative alla circolazione con pneumatici invernali è in vigore dal 15 novembre e trova applicazione, come si diceva, fino ad oggi lunedì 15 aprile 2019. Dunque, chi continuerà a usare le dotazioni invernali potrebbe essere multato per una cifra che oscilla tra i 422 euro e i 1.695 euro; previsto anche il ritiro della carta di circolazione nel caso di accertamento dell’infrazione. Tra l’altro, in caso di incidente l’assicurazione potrebbe non pagare i danni riportati.
Detto ciò, è sempre meglio montare le gomme adatte alla stagione per i motivi legati alla sicurezza propria e altrui; con temperature che superano i 7 gradi centigradi, infatti, le gomme estive offrono prestazioni migliori dal punto di vista della tenuta di strada e della frenata; le gomme invernali sono realizzate con una mescola morbida visto che il freddo tende a irrigidire gli pneumatici. D’altra parte, anche rispetto a consumi e sensazioni alla guida le performance sono migliori, oltre al fatto che il loro battistrada si consuma molto meno.
Pneumatici invernali in estate: l’avvertimento di Assogomme
Ecco, allora, che Assogomme, l’Associazione che riunisce i produttori di gomme, cavi elettrici e componenti affini per i veicoli, avverte: “Gli automobilisti che hanno montato pneumatici invernali marcati con codici di velocità inferiori rispetto a quelli riportati in carta di circolazione, fino a Q (160 km/h), hanno una tolleranza di un mese rispetto alla fine delle ordinanze (15 maggio), per rimontare gomme di tipo estivo, con caratteristiche prestazionali di serie, come precisato dal Ministero dei trasporti (Circolare n. 1049 del 17 gennaio 2014), pena importanti sanzioni pecuniarie che possono prevedere anche il ritiro della carta di circolazione e l’invio in revisione del veicolo”.
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