La sentenza dell’ultimo dei sondaggi elettorali di SWG è chiara. La maggioranza avanza e il PD arretra.
Entrambi i partiti di governo sembrano mettere da parte le battute di arresto delle ultime settimane nelle intenzioni di voto e mettono a segno una crescita che combinata ha pochi precedenti negli ultimi mesi.
E questa volta interessa entrambi allo stesso modo. Certo, il Movimento 5 Stelle rimane debolissimo rispetto alle politiche, ma pare avere raggiunto quello che è il proprio zoccolo duro, non a caso coincidente con il livello delle politiche del 2014.
La Lega è sempre prima e pare avere consolidato questa posizione nella società.
La novità è forse lo stop, e anzi l’arretramento questa settimana, del PD. Pare essere finito l’effetto Zingaretti. Una volta recuperato un po’ di elettorato di sinistra il recupero si è fermato su percentuali che se confermate alle europee sarebbero molto deludenti per un partito giunto oltre il 40%.
Sostanzialmente stabili Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre compare nel sondaggio Europa Verde, che sarà presente alle europee.
Ma vediamo i numeri, raccolti con metodo CATI-CAWI-CAMI su un campione di 1500 soggetti
Sondaggi elettorali SWG, il PD perde lo 0,6%
La Lega avanza di mezzo punto, come il Movimento 5 Stelle, e si porta al 32,3%, mentre il suo alleato va al 22,5%. Nel complesso la coalizione di governo giunge al 54,8%, un punto più in alto di settimana scorsa.
Il M5S distanzia di un punto il PD, che 7 giorni fa aveva superato il partito di Di Maio, e che invece ora appare in calo del 0,6% al 21,5%.
Ferma al 8,9% Forza Italia, è il valore più basso attribuito dagli istituti di sondaggi al partito.
Fratelli d’Italia è al 4,8%, appena un decimo al di sotto di settimana scorsa.
+Europa con Italia in Comune di Pizzarotti avanza di due decimi e va al 3,3%, mentre la lista di Sinistra, con Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana, è stabile al 2,9%.
I Verdi esordiscono con l’1,2%, più o meno quanto prendevano con Italia in Comune alcune settimane fa.
Ovviamente di conseguenza si assottiglia il punteggio delle liste minori, al 2,6%, contro il 4,3% di 7 giorni fa.
Diminuisce di mezzo punto l’astensione, ora al 30,6%
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