Ieri, lunedì 15 aprile, un brutto incendio è divampato all’interno della famosissima cattedrale di Notre Dame de Paris, che si trovava in fase di restaurazione. Nonostante l’incendio sia già stato spento, le fiamme sono riuscite comunque a distruggere tutte le parti in legno, la guglia e il tetto del noto luogo di culto parigino. Come molti sapranno, la cattedrale ospita anche moltissime opere d’arte importantissime. Andiamo a vedere in che stato si trovano dopo l’incendio.
Le opere d’arte al sicuro
Il terribile incendio che ha colpito la bellissima cattedrale di Notre Dame de Paris, nel pomeriggio di lunedì 15 aprile, ha provocato molti danni. La grande guglia e il tetto sono andati distrutti e restano dubbi sulla stabilità della struttura. Il ministro della cultura del governo di Parigi, Franck Riester ha affermato: “La struttura principale è salva ma resta una grossa instabilità, la situazione è ancora precaria“.
Nonostante i danni strutturali, grazie al lavoro incessante dei vigili del fuoco di Parigi, le opere d’arte sono state messe tutte in salvo. Le opere d’arte presenti nel Tesoro della Cattedrale sono state trasferite nella notte all’Hotel de Ville, sede comunale di Parigi. Queste comprendono numerosi oggetti liturgici, manoscritti rari, opere di oreficeria e paramenti tra cui i completi donati da Carlo X a Napoleone III. Nella giornata di oggi o mercoledì, saranno portate al Louvre: la Sacra Corona di Spine, un pezzo della Croce e un chiodo della Passione di Cristo.
Sempre Riester ha spiegato: “Le due torri e le opere sono state messe al sicuro, in particolare il Tesoro, grazie al coraggio dei vigili del fuoco di Parigi. La Corona di Spine, la tunica di San Luigi sono ora custoditi nel municipio della capitale. L’organo è stato chiaramente leso, i grandi dipinti teoricamente hanno subito danni a causa dell’acqua. Bisognerà restaurarli“.
Le indagini e la restaurazione della cattedrale
A seguito dell’incendio di ieri pomeriggio, la procura di Parigi ha aperto un’indagine per disastro colposo, escludendo il movente criminale, l’atto vandalico o quello terroristico. Le indagini saranno lunghe e complesse poiché il tetto, punto in cui si pensa sia partito l’incendio, è difficile da raggiungere. Gli addetti saranno tutti interrogati per cercare di capire se un errore umano possa essere all’origine della tragedia.
Emmanuel Macron, in un discorso in televisione ai francesi lunedì sera, ha promesso la ricostruzione della cattedrale. Gli aiuti economici non hanno tardato molto ad arrivare. La famiglia Arnault, del gruppo Lvmh, proprietaria di oltre settanta marchi di alta moda, ha annunciato una donazione di 200 milioni di euro al fondo dedicato alla ricostruzione della Cattedrale. A loro si è aggiunta anche la famiglia Pinault, a capo di Kering, il gigante del lusso che controlla tra gli altri Gucci e Balenciaga, che ha annunciato una donazione di 100 milioni di euro.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it