Slitteranno i termini di pagamento del Trattamento di fine servizio per i lavoratori del pubblico impiego che andranno in pensione con Quota 100. Le tempistiche della liquidazione sono infatti contenute nel DL n. 4/2019, all’articolo 23, comma 1, avente come oggetto l’anticipo del Tfs. Qui si legge quanto segue. “Ferma restando la normativa vigente in materia di liquidazione dell’indennità di fine servizio comunque denominata, di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, i lavoratori di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché il personale degli enti pubblici di ricerca cui è liquidata la pensione Quota 100 ai sensi dell’articolo 14, conseguono il riconoscimento dell’indennità di fine servizio comunque denominata al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico”.
Il riferimento normativo è l’art. 24 del decreto-legge n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 214/2011.
Tfs Quota 100: i tempi
Stando alle norme citate le tempistiche della liquidazione per i dipendenti del pubblico impiego seguono tali scadenze.
- Pensione di vecchiaia: 67 anni di età + 12 mesi + 90 giorni + adeguamento alla speranza di vita (dal 2021);
- Pensione anticipata: 24 mesi + 90 giorni + 41/42 anni e 10 mesi (rispettivamente per donne e uomini).
In attesa della sentenza della Corte Costituzionale prevista per mercoledì 17 aprile 2019, la normativa vigente prevede che chi esce con Quota 100 alla prima finestra utile sarà tenuto ad aspettare la liquidazione per 5 anni dal termine del rapporto di lavoro, con riferimento alla prima rata. Dopodiché, per le altre eventuali rate (2° e 3°) i tempi di attesa dovrebbero essere di ulteriori 12 mesi. Ricordiamo infatti che qualora il Tfr/Tfs ammonti ad una cifra superiore ai 50 mila euro e fino a 100 mila euro bisognerà aspettare altri 12 mesi ed altri 12 mesi per un totale di 24 mesi se la liquidazione supera i 100 mila euro. In questi ultimi due casi, infatti, l’indennità sarà rateizzata in più tranches, fino a un massimo di 3.
Tfs con Quota 100: il prestito bancario
Oltre ad avere un assegno più basso, dipendente dal versamento di meno contributi, i pensionati con Quota 100 dovrebbero quindi aspettare ancora diversi anni per ottenere la liquidazione spettante di diritto. Questo è stato certamente uno dei problemi principali di Quota 100, a cui il governo ha cercato una soluzione tramite la possibilità del prestito bancario, fino a 45 mila euro, sebbene questa copertura non sembra avere tempi immediati. Inoltre la norma prevederebbe anche una detassazione del Tfs (ma non del Tfr) relativamente all’entità dei termini temporali del pagamento dell’indennità.
Anticipo Tfs con Quota 100: non accessibile a tutti
Ne scrive Pensioni Oggi, che segnala però come il prestito sul Tfr/Tfs non sia accessibile a tutti. “Per come è stata scritta la norma non potrà essere attivata da tutti i dipendenti del pubblico ma solo di quei lavoratori che accedono alla pensione sulla base dei requisiti individuati dall’articolo 24 del DL 201/2011”. Vale a dire, alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia e della pensione anticipata, con l’aggiunta di Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi). Ed ecco che resterebbero fuori dall’anticipo diversi lavoratori, tra cui quelli del comparto Difesa e Sicurezza e le lavoratrici che usufruiscono di Opzione Donna.
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