Prendiamo il caso di un lavoratore dipendente che può usufruire dei benefici della Legge 104 perché un suo parente è disabile in situazione di gravità, e quindi risponde al profilo descritto dalla Legge 104/92, art. 3 comma 3. Il lavoratore a cui viene riconosciuto il diritto può dunque usufruire di 3 giorni di permesso retribuito mensile, giornate che saranno dedicate in prevalenza all’assistenza del familiare disabile. Tra le agevolazioni previste dalla Legge 104 c’è anche la possibilità di richiedere il congedo straordinario retribuito della durata di 2 anni. Il lavoratore dipendente in questione non ha ancora beneficiato del congedo né pensato di richiederlo. Magari è in un periodo di malattia e capisce che forse, stando lontano dal lavoro per un po’ di tempo, potrebbe accudire meglio il parente disabile. Da quanto potrà richiedere il congedo con riferimento alla Legge n. 151/2001?
Legge 104: congedo straordinario, a chi spetta
Oltre ai 3 giorni di permesso mensile retribuito i beneficiari della Legge 104 hanno la possibilità di richiedere anche il congedo straordinario della durata massima di 2 anni. Tale agevolazione ha come riferimento la Legge n. 151/2001.
Il congedo straordinario spetta, in ordine di priorità, al coniuge/parte dell’unione civile del soggetto disabile oppure al genitore o ancora a uno dei figli, e poi, a scendere, a fratelli e sorelle e infine a parenti e affini fino al terzo grado. Tale ordine è gerarchico: ciò significa che il genitore può usufruire del congedo solo nel caso in cui il coniuge sia mancante, deceduto o anch’egli affetto da patologia invalidante. Lo stesso discorso vale per i parenti più in basso nella scala delle priorità.
Legge 104: congedo straordinario, cos’è
Il congedo straordinario, spiega l’Inps, consiste in 2 anni di assenza dal lavoro indennizzata nella misura della retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro antecedente il congedo straordinario. Inoltre il beneficio è frazionabile anche a giorni interi. Tra un periodo e l’altro di fruizione risulta necessaria la ripresa del lavoro, poiché altrimenti verrebbero computati nel periodo di congedo anche i giorni festivi e i weekend. Infatti, più precisamente l’Inps riferisce che le giornate di ferie, la malattia, le festività e i sabato che cadono tra il periodo di congedo e la ripresa del lavoro non sono da computare nel conto del congedo straordinario. Sotto questo aspetto, per avere ulteriori informazioni, si rimanda al messaggio Inps n. 28379 del 25 ottobre 2016.
Legge 104: congedo straordinario e compatibilità con permessi
Per chi sceglie il congedo straordinario frazionato in giornate intere, non potrà cumularlo con i permessi nello stesso giorno. L’Inps, con la circolare n. 53/2008 ha infatti precisato che i permessi e il congedo possono essere utilizzati anche nello stesso mese, ma in giornate diverse. Inoltre, “il verificarsi per lo stesso soggetto di altri eventi che potrebbero giustificare l’astensione dal lavoro durante la fruizione del congedo, non determina l’interruzione dello stesso”. Gli eventi di malattia certificata e maternità non interrompono il congedo straordinario. Ciò avviene solo se non sono trascorsi più di 60 giorni dall’inizio della sospensione del lavoro. La cumulabilità è permessa infine con il congedo parentale o per la malattia del figlio presa dall’altro genitore.
Legge 104 e malattia: quando prendere il congedo straordinario
Quando si è in malattia non si potrebbe dunque richiedere subito il congedo straordinario. Una volta tornato al lavoro, bisognerà attendere un altro mese di lavoro prima di presentare domanda. Proprio su questo mese sarà calcolato l’indennizzo previsto dal congedo straordinario, visto che fa riferimento alla retribuzione dell’ultimo mese precedente il periodo di congedo.
Legge 104: congedo straordinario, come fare domanda
La domanda di congedo straordinario può essere presentata per via telematica in 3 modalità.
- Sito Web: ovvero tramite i servizi online del portale Inps, accessibile tramite Pin dispositivo. Il servizio di riferimento è Invio Online di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito.
- Contact Center: chiamando il numero verde 803 164 (da fisso) o 06 164 164 (da mobile).
- Patronati: tramite i servizi telematici offerti dagli stessi.
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