Ian Cognito: il comico morto sul palco durante l’ultimo show
Il comico britannico ma di origini italiane Ian Cognito è morto davanti al suo pubblico che, nonostante il malore fatale, ha continuato a ridere
La morte di un attore sul palcoscenico ha sempre qualcosa di simbolico; ancora più simbolica è allora la morte di un attore comico nel corso di una piece: lo straniamento necessario per creare l’umorismo, l’ironia, rende ancora più incredibile l’avvenimento per il pubblico.
Ian Cognito: gli spettatori hanno continuato a ridere
Il comico britannico ma di origini italiane Ian Cognito è morto – giovedì 11 aprile – davanti al suo pubblico che, nonostante il malore fatale, ha continuato a ridere e applaudire pensando che si trattasse di una gag. Invece, era un momento tragico in qualche modo preannunciato dallo stesso Cognito nel salire sul palco. “Pensate se morissi proprio adesso” aveva scherzato proprio prima che il dramma si consumasse, riferiscono i testimoni.
In effetti, l’attore comico aveva accusato un malessere prima di andare in scena; che non fosse al massimo lo si era capito già dalle prime battute. Nessuno, al momento della morte, si è accorto di nulla, tutti pensavano che stesse ancora recitando. Ha cominciato a respirare affannosamente poi è rimasto immobile per 5 minuti seduto sullo sgabello.
Era già morto a causa di un infarto, come hanno confermato i sanitari accorsi al The Atic, club di Bicester, cittadina dell’Oxfordshire. Andrew Bird, organizzatore dell’evento, ha raccontato di come Cognito avesse insistito per salire sul palco; “ho pensato stesse aspettando che lo andassi a scuotere per farmi ‘bu’” ha inoltre aggiunto.
Ian Cognito: chi era il comico britannico
Cognito, londinese di 60 anni, abitava a Bristol, era un comico noto in patria, si esibiva dagli anni ’80, ma che non aveva mai raggiunto il successo oltre i confini britannici. In molti pensano che sia stato a causa del suo carattere spigoloso, tuttavia, anche il suo stile non politicamente corretto ne deve aver determinato la carriera. Questo non gli ha impedito, però, dieci anni fa di vincere il prestigioso Time Out Award nella categoria stand-up comedy.
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