Sondaggi elettorali Quorum: crescono Lega e Pd, giù il M5S
Sondaggi elettorali. La Lega torna a crescere nelle ultime intenzioni di voto per le europee registrate da Quorum per la trasmissione Sky “Il Confine”
La Lega torna a crescere nelle ultime intenzioni di voto per le europee registrate da Quorum per la trasmissione “Il Confine” su SkyTg24. Secondo il sondaggio realizzato tra l’11 e il 12 aprile 2019, il Carroccio guadagna l’1,1% rispetto alla precedente rilevazione e sale al 33,2%. Male il Movimento 5 Stelle che perde lo 0,4 e cala al 22,3%. Il Pd si avvicina, crescendo dello 0,6%, sino al 21,1%. Nel centrodestra sia Forza Italia che Fratelli d’Italia fanno un passo indietro, rispettivamente al 9,9% e al 5,1%. Anche a sinistra la situazione non è delle più rosee. Più Europa scende al 2% e si allontana dalla soglia di sbarramento del 4%. Sinistra Italiana è messa peggio: perde un punto e cala all’1,7%. Articolo 1-Mdp raggiunge l’1%.
Sondaggi elettorali Quorum: no alla flat tax
Il 62% degli italiani afferma di non essere soddisfatto dell’operato del governo. La maggioranza dei sostenitori di Lega (90,6%) e M5S (77,4%) continuano invece ad apprezzare quello che sta facendo l’esecutivo giallo verde. Le opinioni dei due elettorati divergono sulla flat tax con il 55,1% dei sostenitori della Lega favorevoli alla misura e l’82,4 degli elettori grillini contrari. In totale, la flat tax non piace al 77,1% degli intervistati.
Sondaggi elettorali Quorum: recessione, la colpa è del governo
Infine secondo il 64,5% dei cittadini è colpa del governo se l’economia italiana cresce meno di ogni altra in Europa. Anche su questo tema, gli elettorati di riferimento della maggioranza giallo verde divergono. Il 51,9% di chi vota Lega indica il governo come il principale responsabile dell’attuale situazione economica del Paese, il 79,8 degli elettori pentastellati assolve invece l’esecutivo.
Sondaggi elettorali Quorum: nota metodologica
Sondaggio svolto con metodologia CATI/CAWI tra l’11 e il 12 aprile 2019 su un campione di 1.000 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia indagata per quote di genere ed età incrociate stratificate con quote di titolo di studio e di macroregione di residenza. L’errore campionario è pari al +/- 3,1%.
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