Sul tema pensioni ultime notizie riportano nel dettaglio i numerosi contenuti inclusi nel recente messaggio Inps n. 1551/2019. Tra i temi protagonisti del messaggio, vi è senza dubbio la Naspi, ovvero l’indennità di disoccupazione e la sua compatibilità con le diverse forme di pensione, tra cui naturalmente Quota 100. Andiamo quindi a vedere come funziona e come si applica il calcolo della contribuzione figurativa sulla pensione.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e Naspi, cosa dice l’Inps
I contributi figurativi accreditati durante il periodo di Naspi risultano utili per perfezionare il requisito contributivo di 38 anni e accedere così a Quota 100. Lo stesso, però, non si può dire per il perfezionamento del requisito contributivo dei 35 anni utili per la pensione di anzianità. Ai fini del perfezionamento di quest’ultimo requisito, spiega l’Istituto, non risultano utili i periodi di malattia e di disoccupazione o equiparati, come ad esempio indennità di Aspi o mini-Aspi.
Inoltre, nell’eventualità la pensione sia raggiunta tramite il cumulo dei periodi assicurativi, il requisito dei 35 anni di contributi al netto dei periodi di malattia e disoccupazione o equiparati va verificato considerando tutti contributi versati o accreditati presso le forme previdenziali interessate al cumulo dei periodi assicurativi.
Pensioni ultime notizie: Naspi e Opzione Donna
Così come per le deroghe alla Legge Fornero e per la pensione di anzianità, i contributi figurativi accreditati durante la Naspi non risultano utili neppure al raggiungimento dei 35 anni di contributi per l’accesso a Opzione Donna. Per beneficiare di questa misura sono infatti utili i contributi obbligatori, da riscatto, da ricongiunzione, volontari e figurativi, ma non quelli accreditati per i periodi di malattia e disoccupazione.
Pensioni ultime notizie: Naspi e pensione, come calcolare
Come calcolare i contributi figurativi accreditati durante il periodo di Naspi? Come spiega il sito Bianco Lavoro è necessario, per prima cosa, individuare l’imponibile mensile medio relativo agli ultimi 4 anni. Questo, se inferiore a 860,26 euro mensili, andrà moltiplicato per l’aliquota contributiva vigente (33%). Se superiore a quella cifra, bisognerà riportare l’imponibile a quella somma e moltiplicarvi l’aliquota medesima. Questo comporta quindi una riduzione dell’importo: nel caso in cui il soggetto non voglia che l’assegno si riduca a causa di questo periodo, ha la facoltà di optare per la sua neutralizzazione.
Naturalmente, nel caso del metodo contributivo, la contribuzione figurativa accreditata nei periodi di Naspi non influisce in negativo sull’importo, perché si somma al montante contributivo già posseduto dal soggetto pensionato.
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