Poste Italiane: rimborso per procura, truffa in Molise. Come riconoscerla

Pubblicato il 23 Aprile 2019 alle 10:27 Autore: Daniele Sforza

Due truffatori nel Molise hanno tentato di riscuotere dei buoni fruttiferi di Poste Italiane intestati a una signora romana. Ecco cos’è andato storto.

Poste Italiane rimborso per procura truffa in Molise
Poste Italiane: rimborso per procura, truffa in Molise. Come riconoscerla

L’obiettivo era riscuotere il valore dei buoni fruttiferi di Poste Italiane intestati a una signora romana, facendosi riconoscere la procura da un notaio. Ma è stato proprio quest’ultimo a scoprire che qualcosa non andava. Il responsabile della truffa è stato un 46enne molisano, aiutato da una complice di 64 anni, sua parente. Il valore dei buoni ammontava a circa 60 mila euro e se la scrupolosità del notaio non avesse colto nel segno, la truffa sarebbe andata a buon fine.

Buoni fruttiferi di Poste Italiane: tentata truffa in Molise, cos’è successo

L’indagine è partita dal notaio, che ha allertato i carabinieri di Bojano, i quali, in collaborazione con quelli di Trivento, hanno arrestato il truffatore. Come abbiamo anticipato, l’obiettivo dei truffatori era quello di incassare i 60 mila euro circa derivanti da alcuni buoni fruttiferi postali intestati a una 95enne di Roma. Non è ancora noto come i due buoni siano finiti nelle mani del malfattori. Il 46enne è stato aiutato da una sua parente nella falsificazione di una carta d’identità, documento necessario per avere il rimborso.

Poste Italiane: documenti falsi e procura per rimborso Bfp

Quindi i due si erano recati presso un ufficio notarile di Bojano al fine di farsi rilasciare una procura per incassare i soldi dei buoni. Ma controllando i documenti presentati, il notaio aveva notato qualcosa di strano proprio sul documento, nonostante fosse ben contraffatto. E più in particolare sulla parte dell’attaccatura della foto. Un indizio importante che lo ha indotto ad allertare i carabinieri e a far scattare i controlli.

Poste Italiane: truffa in Molise, la conclusione

I truffatori non hanno fatto in tempo ad andare a riscuotere i buoni, perché i militari, dopo aver accertato la tentata truffa e il documento falsificato, hanno provveduto all’arresto del 46enne. Denunciata a piede libero la complice 64enne.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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