I casi di infortunio sul lavoro possono determinare l’esonero dalla reperibilità della visita fiscale Inps? Effettivamente l’infortunio sul lavoro rientrata tra le quattro cause di esonero dalla reperibilità stando al decreto del Ministro per la PA n. 206 del 18 dicembre 2009. Per i dipendenti pubblici le cause di esonero riconducevano alla sussistenza di patologie gravi richiedenti terapie salvavita, alle malattia per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio, agli stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta e infine agli infortuni sul lavoro. In quel decreto si esonerava dalla reperibilità anche quei dipendenti già visitati dal medico fiscale durante il periodo di prognosi indicato sul certificato.
Visita fiscale Inps e infortunio sul lavoro: cosa è cambiato con il decreto Madia
Il decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 ha di fatto abrogato quanto contenuto nel decreto del 2009, stabilendo, all’articolo 4, le seguenti cause determinanti l’esonero dalla reperibilità fiscale.
- Patologie gravi richiedenti terapie salvavita;
- Causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al DPR n. 834/1981, ovvero a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo decreto;
- Stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.
Dalla versione precedente è stata rimossa dunque la causa dell’infortunio sul lavoro, nonché l’impossibilità di ripetere una visita fiscale Inps a un lavoratore già sottoposto alla stessa durante il periodo di prognosi indicato sul certificato. Ma questa rimozione significa che l’infortunio sul lavoro non è più causa di esonero dalla reperibilità?
Visita fiscale Inps e infortunio sul lavoro: chiarimenti su obblighi e orario
A chiarire la questione ci ha pensato l’Inps, con il messaggio n. 3265 del 9 agosto 2017, in cui si trattano anche i casi dell’infortunio sul lavoro e della malattia professionale. L’Istituto precisa che nonostante la visita fiscale resti di competenza dell’Inps, quest’ultimo non può intervenire nei casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale, in quanto materie di esclusiva competenza dell’Inail. Ciò ne conseguente che “eventuali VMC che i datori di lavoro (pubblico o privati) dovessero chiedere per i propri dipendenti per i quali sia in corso l’istruttoria per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro/malattia professionale non possono essere disposte, salvo intervengano diverse interpretazioni e indicazioni da parte dei Ministeri competenti”. In caso la presenza di infortunio sul lavoro dovesse emergere al momento della visita, il medico fiscale non dovrà effettuare la visita, “ma redigere verbale ove venga evidenziata tale circostanza”. Resta tuttavia legittima la richiesta di rimborso con emissione di fattura per il medico recatosi al domicilio del lavoratore su richiesta del datore.
L’esclusiva competenza dell’Inail sull’infortunio sul lavoro – e la conseguente esclusione dal decreto Madia – è stata poi ribadita e rispiegata dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il parere dell’8 febbraio 2018.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it