Qualche giorno fa, l’Inps ha comunicato di aver messo a disposizione di tutti gli iscritti il simulatore che permette di conoscere l’entità dell’onere necessario al riscatto della laurea.
Riscatto Laurea Inps: esteso a tutti gli iscritti
Il messaggio di riferimento è il numero 1609 del 19 aprile 2019; in esso, come si diceva, l’Inps ha comunicato come “all’interno dell’applicativo per la presentazione telematica della domanda di riscatto dei periodi di corsi di studio universitario” è ora presente la funzionalità in grado di simulare il calcolo dell’onere. Questo il percorso da seguire all’interno del sito Inps, a seguito dell’accesso tramite Pin dispositivo, CNS o SPID: “Prestazioni e Servizi” > “Tutti i servizi” > “Riscatto Laurea” > Simulazione calcolo”.
“Lo strumento di simulazione del calcolo dell’onere di riscatto laurea, già previsto per gli utenti iscritti alla Gestione privata che intendessero riscattare un periodo di studi collocato interamente nel sistema contributivo, è stato esteso agli iscritti alle casse della Gestione pubblica, in direzione di una sempre maggiore integrazione tra Gestione pubblica e Gestione privata” scrive l’Inps che poi precisa anche che ora è possibile “simulare l’onere di riscatto, per i periodi che si collocano nel sistema contributivo, sia nell’ambito della Gestione pubblica sia di quella privata”.
Riscatto Laurea Inps: i dati necessari
Per simulare il calcolo, innanzitutto, sarà necessario inserire la gestione previdenziale di riferimento. Successivamente, all’utente verrà richiesto di inserire alcuni dati: l’anno di iscrizione all’Università, il numero di rate in cui frazionare il pagamento e, infine, il periodo o i periodi da riscattare “dal…al” afferenti allo stesso anno solare.
Detto ciò, se la simulazione del calcolo dell’onere riguarderà periodi sottoposti esclusivamente al sistema contributivo, all’utente sarà richiesto anche l’inserimento della retribuzione relativa agli ultimi 12 mesi. “L’importo ottenuto ha mera valenza orientativa e potrebbe discostarsi da quello effettivo che sarà comunicato con apposito provvedimento” tengono, però, a sottolineare dall’Inps.
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