Sondaggi elettorali di EMG per Agorà. Il partito di Salvini è quello che subisce il calo maggiore questa settimana, e pur mantenendo chiaramente il primo posto appare appannato rispetto alle rilevazioni di altri istituti che lo hanno proiettato ben più in alto. Del resto arrivati oltre il 30% è sempre difficile crescere avendo, tra l’altro, anche delle responsabilità di governo.
E infatti come raramente era accaduto nell’ultimo anno gli italiani appaiono pensarla diversamente dalla Lega su alcuni casi specifici
Uno è il tweet di Morisi che ritraeva Salvini con un’arma in mano. Secondo il 54% degli italiani è un’istigazione alla violenza. Così la pensano in maggioranza anche gli elettori pentastellati, mentre l’86% dei leghisti difende la scelta dicendo che si tratta solo di campagna elettorale
Simili risultati per la domanda sulla decisione di Salvini di non partecipare alle celebrazioni del 25 aprile. Su questo i grillini sono ancora più duri dei democratici. Per il 90% di loro ha sbagliato. Mentre la maggioranza dei leghisti, il 51%, afferma di non essere interessato alla vicenda. Solo un quarto di loro pensa abbia fatto bene.
Vi sono poi altre opinioni discordanti tra gli elettori del Movimento 5 Stelle e della Lega. Per esempio su una questione in cui la posizione di quest’ultima è ancora minoranza nel Paese, quella riguardante il sottosegretario Siri.
Secondo il 58% si dovrebbe dimettere. E, caso degno di nota, la pensa così anche il 43% dei leghisti.
In realtà gran parte degli elettori pentastellati, il 59%, non pensa che il proprio partito debba far cadere il governo a causa della vicenda, anche se Siri non dovesse dimettersi.
Viceversa i leghisti hanno una pessima opinione della sindaca di Roma Raggi. Per il 63% di loro dovrebbe andarsene. Solo i pentastellati la difendono in grande maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle comunque sembra resistere alla rimonta del PD che si avvicina sì, ma rimane terzo. Certo, la sfida tra queste due forze sarà una delle più avvincenti all’interno dell’agone per le elezioni europee.
Gli altri partiti sono in aumento, soprattutto Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Quest’ultimo partito in particolare sembra in un momento fortunato. Si avvicina ai livelli storici del MSI, di cui in un certo senso è l’erede.
Gli unici a perdere consenso sono i partiti minori, che in parte non saranno presenti alle elezioni europee. Ma vediamo i numeri del sondaggio, realizzato su un panel di 1500 persone.
Sondaggi elettorali EMG, il PD a mezzo punto dal M5S
La Lega perde lo 0,8% scendendo al 31,3%. Supera gli alleati del Movimento 5 Stelle dell’8,2%. Questi crescono di mezzo punto e sono ora al 23,1%. Tuttavia il PD si avvicina, aumenta del 0,8%, e va al 22,6%, solo a mezzo punto dal M5S. Si tratta di un buon recupero rispetto ai livelli precedenti la vittoria di Zingaretti, inferiori al già deludente risultato delle politiche del 2018.
Forza Italia avanza di un buon 0,7% e supera il 10%, ponendosi al 10,2%. Ancora migliore il risultato, relativamente parlando, per Fratelli d’Italia, che sale di mezzo punto al 5,4%.
+Europa riagguanta il 3% conquistando un decimo di punto, mentre la Sinistra è al 2,8%. Dimezzati i partiti minori, solo al 1,6%
Infine, una domanda sulla durata del governo. Nonostante i contrasti, crescono coloro che pensano che il governo durerà tutta la legislatura, dal 34% al 41%. E calano gli altri: del 4%, arrivando al 24%, quelli che pensano che rimarrà fino a fine anno; del 5%, arrivando al 20%, quelli che credono che cadrà dopo le Europee.
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