The Brink: trama, cast completo e curiosità del film
Su distribuzione di Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema, The Brink è un film documentario di Alison Klayman, in uscita il 29 aprile. Della durata di 91 minuti, girato in America, il film di genere documentario uscirà in Italia con il sottotitolo: Sull’orlo dell’abisso.
Il documentario vede al montaggio Brian Goetz e Marina Katz; la fotografia è curata, invece, dalla stessa regista, Alison Klayman; Ilan Isakov e Dan Teicher, infine, si occupano delle musiche. La produzione è stata affidata a AliKlay, Claverie Films e RYOT Films.
The Brink – Sull’orlo dell’abisso è un documentario che si incentra sul populismo americano firmato Steve Bannon, ex-stratega e collaboratore di Donald Trump, poi cacciato dallo stesso presidente. Ne emerge una figura senz’altro cinica e scaltra, acuta, ma anche ironica e colta.
The Brink: trama
In The Brink, Steve Bannon racconta sé stesso, dal suo allontanamento dalla Casa Bianca alla sua campagna condotta tra Stati Uniti ed Europa. È così che nasce l’organizzazione conosciuta come “The Movement“, finalizzata a unire a livello globale tutti i movimenti di estrema destra, del Vecchio e del Nuovo Continente. Proveniente dalla Goldman Sachs, fondatore della società Bannon& Company, direttore del Breitbart News (testata online di suprematisti bianchi), Steve Bannon si è in pratica reinventato, proclamandosi leader del populismo internazionale. Il tutto viene narrato in un documentario tipicamente americano: sensazionalistico, dinamico, formalmente inappuntabile.
Ma cosa ci dice il cervello: trama, cast completo e recensione del film
The Brink: Steve Bannon
In The Brink – Sull’orlo dell’abisso, Steve Bannon si presenta come un tipico “venditore” americano, che è qui per “venderci” il sovranismo. Risaltano in primo piano, tra l’altro, l’istrionica simpatia e le grandi doti di analisi politica di Bannon. Innegabile pure la capacità relazionali dell’ex ideologo di Trump. Allo stesso modo, in ogni caso, emergono con chiarezza le idee di Bannon: a partire dal considerare Cina, Russia, Turchia e Iran come i principali nemici degli USA. Per concludere, Steve Bannon viene presentato in maniera fedele e corretta, e il documentario di Klayman risulta essere un valido strumento per conoscere l’ideologia dell’ex stratega di Donald Trump.
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