Una proposta di legge firmata dal deputato leghista Domenico Furgiuele ha come oggetto un bonus matrimonio, rivolto agli under 35 che si sposeranno in chiesa e con un basso reddito. La proposta di legge presentata lo scorso 13 novembre 2018 è attualmente al vaglio della Commissione Finanze alla Camera, ma proprio per via dei requisiti richiesti potrebbe far discutere e subire alcune modifiche. Le finalità di quest’agevolazione sarebbero diverse, ma spicca in evidenza la volontà di aumentare il tasso di matrimoni e in particolare i matrimoni religiosi.
Bonus matrimonio Lega 2019: requisiti e spese detraibili
Il bonus matrimonio sarebbe quindi riservato esclusivamente alle giovani coppie al di sotto dei 35 anni e con cittadinanza italiana da almeno 10 anni. Il requisito imprescindibile è che il matrimonio debba svolgersi in Chiesa, mentre quello economico è relativo all’Isee, valido al 31 dicembre 2018, che non superi i 23 mila euro. Per avere diritto all’agevolazione, bisognerà includere nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute per il matrimonio, quali spese per le decorazioni in Chiesa, le bomboniere, il servizio di ristorazione, parrucchiere, make-up, fotografo e gli abiti dei sposi.
Bonus matrimonio Lega 2019: importo e detrazioni
Le spese sostenute dovranno essere tracciabili, pertanto non sono ammessi pagamenti in contanti o per assegno. Inoltre bisognerà conservare alcuni documenti per fruire dell’agevolazione, vale a dire tutta la documentazione relativa ai pagamenti tracciati (ricevute e fatture di acquisto indicanti spese sostenute e beni/servizi acquistati).
Per quanto riguarda l’importo, “le spese detraibili sono stabilite nella cifra massima di 20 mila euro”. Inoltre, “la quota massima detraibile per coppia sarà pari al 20% di 20 mila euro”, ovvero 4 mila euro da ripartire in “cinque quote costanti in cinque anni”.
Bonus matrimonio Lega 2019: la copertura finanziaria
Per ciò che concerne la copertura finanziaria, “la spesa prevista è di circa 431.492.000 euro, ovvero 86.298.400 euro per cinque rate”. Tale cifra è considerata “sui dati Istat dei matrimoni celebrati nel 2016”. È tuttavia possibile che, per via dei requisiti richiesti (rito religioso e, soprattutto, Isee) la spesa risulti alla fine più bassa.
Bonus matrimonio Lega 2019: le finalità
Sempre stando ai dati Istat, nel 2016 in Italia sono stati celebrati 107.783 matrimoni religiosi, con prevalenza al Sud e nelle Isole (58.025). “Abbiamo assistito a un crollo dei matrimoni religiosi pari a circa il 34%, che in valore assoluto è pari a 54.491 nozze in meno nell’arco temporale di un decennio”, si legge nella relazione allegata alla proposta di legge. Inoltre, negli ultimi anni i matrimoni di rito civile sono scelti da quasi il 50% delle coppie. “A oggi le giovani coppie che prediligono il matrimonio civile rappresentano circa il 46%”. Tra i fattori che determinano la scelta tra rito religioso e rito civile, secondo i firmatari della proposta, ci sarebbe anche la maggiore onerosità del matrimonio in chiesa rispetto a quello in comune. Da qui la necessità di questo bonus.
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