Quota 100 e Reddito di cittadinanza sono sino a questo momento certamente le due misure bandiera del Governo Conte. MoVimento 5 Stelle e Lega ne hanno fatto dei veri e propri cavalli di battaglia durante la campagna elettorale che ha preceduto le elezioni politiche del 2018. La loro approvazione è dunque per loro motivo di vanto.
Reddito di cittadinanza, le adesioni alle due misure simbolo del Governo Conte
Uno dei parametri del successo delle misure approvate dall’esecutivo risponde certamente ai numeri e alle richieste che sono state inviate all’Inps nei primi mesi inviate e accolte dall’Istituto. Dopo aver dato conto delle richieste riferita alla nuova misura previdenziale con relativo aggiornamento sui dati, vediamo di seguito quante sono quelle per il reddito di cittadinanza.
Quasi 950mila le domande per RdC, prima regione la Campania
A comunicare i numeri ufficiali è l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. E la data presa come riferimento è quella odierna, 26 aprile 2019. “Sono 946.569 le domande di Reddito di cittadinanza presentate fino ad oggi. La Campania è la regione – precisa nella comunicazione ufficiale l’Inps – che ha fatto registrare il maggior numero di richieste, 160.333, seguita dalla Sicilia, con 150.590 domande”.
“Superiori alle 80mila – prosegue la nota – le richieste di Reddito di cittadinanza in Lazio, Puglia e Lombardia (rispettivamente 87.500, 83.190 e 82.696). Le regioni con il minor numero di domande sono invece la Valle D’Aosta (1.259), il Trentino Alto Adige (3.355) e il Molise (5.952). Fra i vari canali a disposizione per la presentazione, i CAf risultano quelli preferiti dai richiedenti, con 709.521 domande, seguiti dalla Poste, con 222.645 richieste e dai patronati, tramite i quali sono state presentate 14.403 domande”.
Reddito di cittadinanza, tabella Inps
Infine vediamo la tabella con il dettaglio numerico. Infatti la tabella indica oltre al numero totale regione per regione anche la distinzione tra canale e sesso. Quindi è possibile leggere la distinzione tra maschi e femmine. E se la richiesta è stata avanzata tramite CAF, tramite Patronati o tramite Poste Italiane. Sarà altresì interessante valutare come i dati diramati oggi dall’Inps saranno incrementati nelle prossime settimane. E se i numeri saranno in linea con le attese e con le risorse stanziate dal Governo.
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