Il “governo del cambiamento” terminerà la sua esperienza il giorno dopo le Europee. Convinto di questo scenario è un italiano su due, secondo un sondaggio dell’istituto Noto per QN. Solo il 38% crede che l’esecutivo giallo verde andrà avanti e non ci sarà alcuna crisi.
I sentori di un divorzio imminente d’altronde ci sono tutti. La tensione tra Lega e Movimento 5 Stelle ha toccato livelli altissimi. Il caso Siri potrebbe essere il detonatore di una bomba pronta ad esplodere in ogni momento. Anche se in un’intervista alla Stampa, il vicepremier Salvini ha continuato a ribadire che il governo andrà avanti. Con l’aggiunta di una piccola postilla che non è passata inosservata: “Io sono un testone e vado avanti. Certo, per andare avanti bisogna essere d’ accordo in due”. Tradotto: non sarò io a rompere, ma se succede…
Sondaggi politici Noto: gli scenari post crisi
Già, che cosa accadrebbe in caso di caduta del governo Conte? In questo caso i possibili scenari si sprecano. Quello più votato dagli italiani (48%) propende per un ritorno al voto in tempi brevissimi. Il 28% vorrebbe invece la formazione di un’altra coalizione politica che mandasse avanti la legislatura. C’è anche un 10% di intervistati che non vedrebbe male l’istituzione di un governo tecnico.
E se alla fine, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decidesse di mandare il Paese alle urne, chi vincerebbe le prossime elezioni? Il 45% indica il centrodestra tradizionale ma anche quello composto dai soli Salvini e Meloni, come potenziale vincitore. Il 32% ritiene addirittura possibile la vittoria in solitaria della Lega.
Ma si tratta di scenari, appunto. Adesso la realtà parla di una Lega e di un Movimento 5 Stelle in perenne conflitto. La situazione preoccupa il 55% degli italiani secondo cui non è possibile continuare a governare con questi presupposti. Il 40% considera invece “normali” i continui battibecchi tra gli alleati-rivali. Per quanto tempo ancora saranno le Europee a dirlo.
Sondaggi politici Noto: nota metodologica
In attesa di diffusione.
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