Elezioni europee 2019: Silvio Berlusconi “M5S sotto il 20%, sfratto al governo”

Il presidente di Forza Italia preannuncia un tonfo per il M5S e traccia i possibili scenari all’indomani delle elezioni europee 2019

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Elezioni europee 2019: Silvio Berlusconi “M5S sotto il 20%, sfratto al governo”

Le prossime elezioni saranno determinanti non solo per il futuro dell’Europa ma anche per quello dell’Italia. A parlare è Silvio Berlusconi che dal salotto di Mattino Cinque traccia nuovi, possibili orizzonti per l’esecutivo italiano.

Se Forza Italia riuscirà ad avere un buon risultato e, come sembra, i Cinque 5 Stelle scenderanno sotto il 20%, questo sarà uno sfratto per il governo attuale e se ne potrà fare uno nuovo. O attraverso nuove alleanze in Parlamento o andando a nuove elezioni“.

Al netto dei quotidiani dissidi interni alla maggioranza gialloverde, il presidente di Forza Italia guarda ai risultati delle elezioni europee come a un possibile casus belli che porti alla fine del contratto di governo e a una rinnovata alleanza con la Lega e il centrodestra unito.

Molto dipenderà dalla distanza, in termini di consensi, tra il Carroccio e il Movimento Cinque Stelle. E ancora di più varrà la volontà del leader Matteo Salvini. Ma alla domanda del giornalista “Di questo ha già parlato con Salvini?”, il Cavaliere glissa e non risponde.

Elezioni europee 2019, Berlusconi: “L’Europa è indispensabile per sfidare la Cina”

Al di là dei confini nazionali, l’appuntamento del prossimo 26 maggio, secondo il numero uno di Forza Italia, sarà fondamentale anche in un’ottica di riequilibrio degli assetti geopolitici ed economici.

“La seconda direzione è la sfida della Cina, che ha un modello di Stato totalmente diverso da quello occidentale. È ancora un modello totalitarista e comunista. È un modello che vuole espandersi in tutto il mondo e lo dicono apertamente”.

L’obiettivo che l’Unione deve porsi, dice Berlusconi, è “riunire l’intero Occidente” che oggi appare disgregato. “Ciascuna parte, presa da sola, non saprà resistere nei prossimi anni alla sfida che parte da continente potente come quello cinese”, conclude.

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