Conto corrente e addebito bolletta: multa antitrust per Wind e Vodafone

Pubblicato il 30 Aprile 2019 alle 08:20 Autore: Daniele Sforza

L’addebito delle bollette su un conto corrente straniero non è permesso? L’Antitrust sanziona: è quanto accaduto a Wind e Vodafone. Il caso.

Conto corrente e addebito bolletta
Conto corrente e addebito bolletta: multa antitrust per Wind e Vodafone

Se l’addebito della bolletta sul conto corrente non è consentito da alcune compagnie, allora bisogna informare l’Antitrust. La quale applicherà la direttiva europea in merito e sanzionerà le compagnie medesime. È quanto accaduto a Wind e Vodafone, sanzionate per un valore complessivo di 800 mila euro per “discriminazione geografica nei servizi di pagamento”. Ma cosa è successo nel dettaglio?

Addebito bollette su conto corrente: Wind e Vodafone multate, ecco perché

Il Centro Tutela Consumatori Utenti e il Centro Europeo dei Consumatori, lo scorso marzo 2018, hanno segnalato all’Agcom un errato comportamento delle compagnie Wind e Vodafone, perché non consentivano l’addebito diretto delle bollette sul conto corrente estero. L’addebito su C/C era permesso solo se l’Iban iniziava con la sigla del Paese di riferimento, ovvero IT. L’episodio era partito da un cittadino belga che si era poi rivolto al CEC del suo Paese. La segnalazione successivamente è arrivata a Bolzano e da lì la segnalazione all’Autorità.

Il comportamento di Wind e Vodafone, che ostacolano gli addebiti delle fatture sui conti correnti esteri, viola infatti l’articolo 9 del Regolamento europeo sui servizi di pagamento, incentrato sull’obiettivo finale del mercato unico dei pagamenti.

Conto corrente e addebito bollette: l’intervento dell’Antitrust

Il caso belga non è comunque unico né raro. Come ha rivelato il direttore del CTCU di Bolzano Walther Andreaus al Salvagente, “ai consumatori che vivono in zone di frontiera capita spesso di subire queste discriminazioni”. Serve un Iban italiano. Non si ha diritto a questi servizi. Ma ciò è illecito, non regolare, poiché tale condotta da parte delle compagnie (telefoniche, in questo caso) viola in tutto e per tutto una norma europea. Ed è sanzionabile.

L’Agcom, dopo aver comminato una sanzione di 800 mila euro a ciascuna delle due compagnie, le ha esortate ad adeguarsi a quanto previsto dalla direttiva, evitando di perseguire politiche scorrette di “discriminazione dell’Iban”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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