Legittima difesa: chi è Andrea Pulone l’uomo indagato a Monterotondo
Per la Procura l’apertura del fascicolo è un atto dovuto. Pulone, candidato con il centrosinistra si dice favorevole alla legittima difesa
Dice di aver preso la pistola per ottenere un “effetto dissuasivo“, non per ferirli ma per spaventarli. Così Andrea Pulone, 29enne di Tivoli, racconta gli attimi concitati della sera del 26 aprile scorso quando quattro persone si sono introdotte in casa sua, a Monterotondo, comune a Nord di Roma. “Me li sono trovati davanti con una spranga di ferro. Ho sparato e loro si sono dati alla fuga“, ha detto.
Un colpo, esploso dal proprietario di casa, ha raggiunto uno dei ladri, un 16enne di origine albanese. Il ragazzo, ferito all’inguine, è stato lasciato davanti al piazzale di ingresso del Policlinico Gemelli, presumibilmente dai complici del furto. Le sue condizioni sono in miglioramento e non è in pericolo di vita.
Sulla vicenda è a lavoro la Procura di Tivoli che ha anche aperto un fascicolo per eccesso di legittima difesa. “Siamo in presenza di un atto dovuto e compiuto a tutela dell’indagato“, ha chiarito il procuratore capo Francesco Menditto. Nei prossimi giorni gli inquirenti potrebbero ascoltare Pulone.
Andrea Pulone candidato a sinistra ma favorevole alla legittima difesa
“Nel momento in cui una persona purtroppo intraprende un percorso di vita dedito al crimine – ha detto Pulone intervistato da Radsio Cusano – è quella stessa persona a mettere in pericolo la sua vita. Se non fosse entrato nella proprietà tutto questo non sarebbe successo“.
Parole che ricordano da vicino quelle ripetute dal ministro dell’Interno Matteo Salvini in relazione alla legge sulla legittima difesa, promulgata da Mattarella e ora attesa in Gazzetta Ufficiale.
Pulone però è candidato alle prossime elezioni di Monterotondo con la coalizione di centrosinistra. Il suo nome e quello della madre sono nella lista civica «Voglio vivere così» che appoggerà il candidato sindaco Riccardo Varone del Patito Democratico.
Ma per Pulone non c’è nessuna incongruenza: “Magari lui (Salvini ndr) lo dice in maniera più colorita però in fin dei conti il discorso è quello“.
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