Governo ultime notizie: piano di Mattarella contro l’esecutivo? Cosa filtra
Le elezioni europee sono l’orizzonte a cui guarda il Capo dello Stato per testare la solidità del governo. E intanto già si pensa a nuove prospettive
Il caso Siri, l’autonomia, la castrazione chimica. Ma anche gli affondi di Forza Italia e le aperture, poi richiuse, del Partito democratico.
A meno di un anno dalla sua celebrazione lo stato di salute del matrimonio tra Lega e Movimento Cinque Stelle non è dei migliori. Se all’interno i motivi di dissidio non mancano, ogni giorno e sempre nuovi, all’esterno non passa settimana senza che un vecchio alleato corteggi la Lega o che qualcuno a sinistra pensi, meno di frequente e a voce bassa, a un avvicinamento al Movimento Cinque Selle.
La situazione all’orizzonte è variabile. Soprattutto perché quell’orizzonte si chiama 26 maggio. Se il voto europeo dovesse attestare l’ascesa della Lega e la brusca frenata dei Cinque Stelle, anche per i due vicepremier sarebbe difficile tener fede a quanto dichiarato negli ultimi giorni. Soprattutto da Matteo Salvini, uomo forte dell’accordo che, nonostante le frizioni con l’alleato, continua ad assicurare che nulla cambierà, “né un ministro né un sottosegretario in più“. Figuriamoci un rimpasto.
Governo ultime notizie, dal Quirinale scenari possibili
Il compito di trovare soluzioni, al momento solo ipotetiche, spetta però al Presidente della Repubblica. In caso di crisi dell’esecutivo la palla tornerebbe nelle mani di Sergio Mattarella che difficilmente opterà per un ritorno alle urne. Tra la formalizzazione della crisi e la convocazione dei comizi elettorali, i tempi andrebbero troppo oltre. Troppo a ridosso, insomma, dell’autunno che per il Quirinale vuol dire soprattutto manovra economica.
Con le elezioni rinviate a data da destinarsi, e con tanti parlamentari desiderosi di restare a Roma, l’alternativa sarebbe trovare una nuova maggioranza. Se i sondaggi, e anche i risultati regionali, assegnano la palma di coalizione più solida al centrodestra, i numeri in Parlamento dicono altro. L’armata grillina, entrata a Montecitorio con percentuali bulgare, difficilmente potrà essere messa in un angolo.
E così dal Quirinale sono partiti i contatti per sondare la possibilità di un alleanza con il Partito democratico. Il segnale arrivato dall’ex ministro Graziano Delrio, del resto, va proprio in questa direzione. Certo, dal Movimento Cinque Stelle hanno quasi bullizzato la proposta partita a mezza bocca dal Nazareno. Ma non è detto. Se e quando ci sarà da decidere quale tra i due attuali vicepremier abbia i numeri necessari per restare al Governo, i toni saranno molto diversi.
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