Più guadagni per i commercianti e prezzi ridotti per i consumatori: la decisione della Commissione europea sulle commissioni di interscambio applicate ai pagamenti con carte Visa e Mastercard effettuate da utenti provenienti dai Paesi extra Ue porterà a queste conseguenze. Le tariffe dovrebbero subire infatti una riduzione di circa il 40%. Perciò, a partire da ottobre, le commissioni applicate da Visa e Mastercard sui pagamenti ricevuti dai commercianti con carta di debito o credito da utenti extra Ue saranno uguali a quelle applicate ai pagamenti effettuati da utenti comunitari, e rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%.
L’esecutivo Ue, infatti, spiega che quando un consumatore utilizza una carta (di debito o di credito) in un negozio fisico oppure virtuale, la banca dell’acquirente versa alla banca del titolare della carta una commissione: questa è definita “tassa multilaterale di interscambio”. Alla fine la banca del rivenditore addebita allo stesso la commissione, che finisce nel novero dei costi che pesano su tutti i consumatori finali, anche su quelli che non sono titolari di carte.
Accordo Commissione Ue e Visa-Mastercard: le reazioni
I nuovi tassi concordati entreranno in vigore il 19 ottobre e si applicheranno per i successivi 5 anni, informa la BBC. Da Visa hanno fatto sapere che “i commercianti e i titolari di carte europei continueranno a godere dei significativi benefici dei pagamenti con carta internazionale, sia in negozio sia online, dando un importante contributo alle economie europee”. Per Mastercard la conclusione di questa lunga trattativa è risultata “una importante pietra miliare per l’azienda”. Soddisfazione anche dalla commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. “Saranno ridotti i costi sostenuti dai dettaglianti che accettano pagamenti con carte emessi fuori dallo spazio economico europeo”.
A inizio 2019, ricorda la BBC, Mastercard è stata multata dalla Commissione europea per un totale di 573 milioni di euro. La società è stata infatti sanzionata per aver perseguito una condotta anticoncorrenziale, avendo impedito ai rivenditori di usare servizi bancari meno onerosi al di fuori dei loro Paesi d’origine. Tuttavia, la volontà di collaborare da parte di Mastercard, ha comportato una riduzione della sanzione originaria del 10%.
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