Detrazioni fiscali e bonus: taglio in vista per la Flat tax dal 2020

Detrazioni fiscali: sono ormai mesi che si paventa un riordino della vasta platea di agevolazioni a disposizione dei contribuenti italiani

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Detrazioni fiscali e bonus: taglio in vista per la Flat tax dal 2020

Sono ormai mesi che si paventa un riordino della vasta platea di deduzioni e detrazioni a disposizione dei contribuenti italiani.

Detrazioni fiscali: verso un riordino delle agevolazioni

Il taglio delle cosiddette tax expenditures è un punto del recente DEF (Documento di Economia e Finanza) pubblicato dal Governo Conte. L’obiettivo dell’esecutivo chiaramente è quello di reperire risorse in vista del varo della Flat Tax e, soprattutto, per evitare l’aumento dell’Iva. Già in occasione del dibattito sulla Legge di Bilancio 2019, la potatura dei bonus fiscali era finita sotto i riflettori, in particolare, a proposito di alcune agevolazioni su beni o attività inquinanti (la nuova tassa sulle auto è da leggere in questo quadro).

Detrazioni fiscali: si inizia dal settore immobiliare

Quali sono i bonus che finiranno sotto la scure del governo? Secondo la stampa specializzata si comincerà in primis dalle agevolazioni del settore immobiliare. D’altra parte, è noto come Imu e Tasi siano destinate ad aumentare nel 2019: un Comune su dieci ha già provveduto ad aumentare l’importo dell’Imu anche se per valutare l’impatto del rincaro bisognerà aspettare la seconda rata di metà dicembre.

Non da sottovalutare poi l’invito del Fondo Monetario Internazionale ad evitare l’aumento dell’Iva imponendo una nuova tassa sulla prima casa. Senza considerare, inoltre, come il bonus sui lavori di ristrutturazione domestica presto diminuirà passando dall’odierno 50% al 35% di detrazione fiscale nel 2020. In ogni caso, l’esecutivo si propone di intervenire sulle tax expeditures in modo selettivo, cioè, salvaguardando i redditi bassi e nuclei familiari con disabili. In caso contrario le ricadute elettorali sarebbero ovvie, per lo stesso motivo è facile presumere che il dibattito sul tema non si riscalderà prima di fine estate (le Europee sono ormai prossime).

Detto ciò, per evitare l’aumento dell’Iva servono 23 miliardi entro dicembre: con il taglio dei bonus fiscali, per come è possibile immaginarlo al momento, se ne recupereranno 8 in tre anni.

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